Bagnanti che si improvvisano netturbini nel Golfo di Baratti, invaso dalla plastica soprattutto tra la chiesina di San Cerbone e l'area del Casone. L'allarme sin dalla prima mattina quando le mamme con i bambini piccoli si sono trovate davanti uno scenario davvero diverso dal solito: «Plastica ovunque - racconta una signora di Firenze con due gemelli e il cane - Pezzi di plastica grandissimi, come per impacchettare una lavatrice oppure piccolissimi, in mare e fin sulla spiaggia, in grandi quantità». Orribile vedere sacchetti vuoti e gonfi che galleggiano: sembrano meduse, cibo preferito dalla tartarughe. Così inaccettabile che un po'si sono messi a pulire (come a casa). Sembra che - di passaggio nel canale di Piombino - una nave di grosso calibro abbia scaricato spazzatura in mare «e tutto perché - commenta un pensionato che fa la spola tra battigia e contenitore di rifiuti - ci sono quote da pagare quando vai in porto a scaricare... In ogni caso noi a pulire, va bene e lo faccio volentieri, ma qualche controllo in più non farebbe di certo male». Di prima mattina una squadra SEI Toscana è passata a portar via di tutto, ma basta. Dal Comune di Piombino, dall'assessore ai lavori pubblici e alla sicurezza Claudio Capuano la conferma che «SEI è stata attivata - dice - e procederà con la massima urgenza per rimuovere la plastica dalla spiaggia di Baratti». Incredibilmente - e fortunatamente - tutti questi rifiuti, pezzi di plastica & c. sono arrivati "solo" nel golfo di Baratti: nessun'altra segnalazione per il territorio piombinese, né ai lavori pubblici né tramite social. Soprattutto nessun problema a Rimigliano (tra Piombino e San Vincenzo) a ridosso del nido della tartaruga di mare. Qui volontari Wwf e Tartamare più una squadra di volontari per l'ambiente - ormai da giorni, dal 40esimo per l'esattezza, venerdì 20 luglio -, tengono d'occhio H24 questa incubatrice di sabbia, nel cuore della spiaggia naturista; perché di già ogni momento può essere quello giuto.