Riduzione dei rifiuti e lotta allo spreco alimentare Aisa Impianti e Coldiretti insieme ad Agrí Young

Presidente Cherici, Coldiretti ha organizzato, anche per quest'anno, Agri Young, l'evento dei giovani imprenditori di Coldiretti. Rispetto agli altri anni vi sono due novità, lo scenario (l'evento si terrà al Prato di Arezzo) e l'unione di tale evento con gli obiettivi di Zero Spreco. Cosa avete organizzato? Già negli anni scorsi AISA IMPIANTI ha partecipato alle edizioni di Agri Young, con un'attenzione sempre crescente, unitamente a tanti altri importanti attori dei territorio, quali la UISP- Sport per tutti e le fattorie didattiche che aderiscono a Coldiretti. La novità di quest'anno, relativamente ad AISA IMPIANTI, è la possibilità di approfondire le tematiche comuni di interesse generale in stand dedicati in cui, dalle 10:00 del mattino fino a sera, i miei colleghi presenteranno i seguenti moduli, organizzati per ragazzi fino a 13 anni, ma in realtà rivolti a tutte le persone interessate al futuro del nostro ambiente: "Come fare una corretta raccolta differenziata dell'organico", "la lotta allo spreco alimentare attraverso la gara di cucina degli avanzi" organizzata con la collaborazione di Chef Shady, e gli studenti dell'Alberghiero "A. Vegni", ed il "cooking contest peri più piccoli", un nuovo gioco da tavolo, pensato da AISA IMPIANTI per i ragazzi delle elementari, il cui scopo è insegnare come poter riutilizzare gli avanzi di cucina. Maggiori dettagli sulle nostre iniziative si possono trovare nel nostro sito www.zerospreco.com.Ma avete quindi dei progetti comuni con Coldiretti? E' l'ambiente dove viviamo che ci dice che i nostri progetti devono essere comuni. Ad esempio lo spreco alimentareha una dimensione così ampia che la sua soluzione consentirebbe l'accesso al cibo a coloro che oggi non ne hanno, pari a circa 700 milioni di persone a livello planetario. Coldiretti è da sempre molto attenta a questo tema, i mercati rionali di Coldiretti hanno anche questa utilità: si compra meglio, si spreca meno, si compra quello che serve, ponendo attenzione massima alla qualità. Coldiretti ci ha dato la possibilità di andare oltre: insegnare, all'interno di un suo evento istituzionale, a cucinare gli avanzi del giorno prima, sempre con lo scopo di ridurre i rifiuti alimentari. Perché vi sta così a cuore ridurre la produzione dei rifiuti organici? Non è in contraddizione con la vostra attività prevalente, quella cioè di trattare i rifiuti, anche quelli della raccolta differenziata? In primis, si deve ricordare che le direttive comunitarie ci impongono di mettere in campo tutte le azioni finalizzate alla riduzione della produzione dei rifiuti, primo obiettivo dell'economia circolare, in secondo luogo, ridurre la produzione dei rifiuti organici significa anche migliorare la qualità della raccolta differenziata dell'organico, altro fattore fondamentale per ridurre i costi di trattamento, in terzo luogo, ma non meno importante, se la collettività locale riduce la produzione dei rifiuti, si liberano spazi impiantistici presso la nostra centrale di recupero che permettono di accogliere e trattare quelle raccolte differenziate delle comunità che non hanno questo tipo di centrali di recupero. Ciò significa lavorare con lo stesso dispendio energetico per comunità più ampie riducendo il costo pro capite. D'altronde la vocazione dell'impianto integrato di San Zeno è il recupero di materia e recupero di energia sempre più sussidiario all'altra, ribaltando un concetto ormai appartenente al passato che sosteneva che la termovalorizzazione era la soluzione unica. L'equilibrio che cerchiamo è di arrivare ad un rapporto 2:1 tra la fabbrica di materia ed il recupero energetico. In questo i cittadini ci possono aiutare con la qualità delle loro raccolte. Ma c'è un altro obiettivo comune. Coldiretti negli ultimi anni ha fatto conoscere con un'efficacia sempre più crescente il valore aggiunto dell'agricoltura biologica la quale però ha regole ferree, tra cui quella di poter usare pochissimi tipi di fertilizzanti, tra cui l'ammendante compostato misto come "Amelia", il compost prodotto da AISA IMPIANTI con i rifiuti organici della raccolta differenziata. Se ne parlerà alle 17:00 di giovedì 26, quando AISA IMPIANTI, insieme al Consorzio Italiano Compostatori, aprirà una tavola rotonda sull'importanza della prevenzione dello spreco alimentare e dell'utilizzo dell'ammendante "Amelia" nell'agricoltura biologica. I miei colleghi dimostreranno come il rifiuto organico viene trasformato in un fertilizzante mediante un processo industriale che trasforma completamente le caratteristiche iniziali della biomassa, come sono le sue principali caratteristiche agronomiche e come fare per poterlo utilizzare.

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