Sì all’aumento di capitale. Mairaghi: «Avanti»

IL CONSIGLIO di amministrazione di Sei Toscana per chiudere la procedura relativa alla prima tranche di aumento di capitale, ha approvato la procedura di vendita delle quote non versate, invitando i soci industriali che avevano manifestato offerta, ovvero Cooplat, Ecolat, Sta e Revet, a procedere in tal senso. «La delibera del Cda di ieri (mercoledì, Ndr) rappresenta un passaggio molto importante per la società – commenta l’amministratore delegato, Marco Mairaghi –. Con questo atto infatti si conclude finalmente la procedura di aumento di capitale da 12 milioni di euro avviata lo scorso anno che consente di poter procedere al richiamo della seconda tranche di aumento di capitale, da 18 milioni, prevista entro settembre prossimo. Proprio questo secondo aumento di capitale, già deliberato dagli organi, sarà l’occasione per rideterminare ruoli e rappresentanze all’interno della società. Tutti ci auspichiamo che Sei Toscana torni ad essere a maggioranza pubblica, anche se so bene che non spetta né all’amministratore delegato, né al Cda, né all’Ato esprimersi sull’assetto societario». L’unico obiettivo della società, e del suo management adesso «è quello di garantire, grazie al lavoro quotidiano di tutti i suoi dipendenti, un servizio il più possibile efficace ed efficiente, rispondente alle esigenze dei cittadini e delle imprese economiche del territorio – chiude Mairaghi –. Su questo è necessario concentrare tutte le energie e le risorse, mettendo da parte polemiche che non fanno altro che arrecare un danno, non solo di immagine, alla società e a tutti i suoi lavoratori». Sul nuovo piano industriale e sul rilancio della società, interviene anche Sta spa, il partner principale di sei Toscana. «Accogliamo con interesse e favore la proposta di superare questa particolare e delicata fase della governance di Sei Toscana, dotando la società di un nuovo assetto societario e di un rinnovato progetto industriale, anche con l’eventuale ingresso di nuovi soci che facciano riferimento alle proprietà pubbliche degli enti locali – inizia la nota di Sta –. Ci auspichiamo che sia Estra a giocare un nuovo ruolo di soggetto aggregatore di interessi pubblici, capace di partecipare ai processi di rilancio della società». Prospettiva questa che vede Sta «riconfermare la propria disponibilità, nell’ambito dell’attuale aumento di capitale sociale, a rinunciare ad una parte delle proprie quote azionarie per consentire ai soci di parte pubblica di riacquisire la maggioranza nella società. La prossima sfida – chiude Sta –, necessaria per dotare Sei Toscana dei mezzi finanziari per sostenere gli investimenti previsti in servizi e impianti per la gestione della concessione, è senz’altro quella dell’ulteriore aumento di capitale da 18 milioni».

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