In un momento in cui la gestione dei rifiuti con le dimissioni del presidente di Sei Toscana, Roberto Paolini, sta provocando durissime polemiche, il segretario di federazione del Pd Massimiliano Roventini e la sua segreteria, rivendicano la scelta dei Comuni di tre anni fa di entrare in Ato Sud.Per Roventini quindi è stata corretta la scelta dei Comuni di «presentare istanza alla Regione affinché fosse ridisegnato il confine dell'Ato Toscana Sud includendo i comuni della ex gestione Asiu e allontanarli dall'Ato Costa, che come si evince dalle recenti cronache non naviga in acque certo migliori. Il salvataggio di Aamps è stato pagato a caro prezzo dai cittadini di Livorno e provincia, che al di là di efficaci operazioni propagandistiche consegna a quell'area una tariffa consistentemente superiore rispetto ad Ato Sud». Roventini fa un esempio: «Una famiglia di tre persone residente in 100 mq in alcuni comuni della Val di Cornia paga 208 euro di Tari I all'anno, a Livorno le stesse tre persone negli stessi 100 mq, 318 euro, dati comparati dalle delibere approvazione Tari 2018».Scelta quindi, quella di Ato Sud, che il Pd «rivendica a distanza di tre anni che, sebbene non semplici come spesso accade nelle fasi di gestione del cambiamento, sono stati caratterizzati dall'attenzione costante delle amministrazioni che hanno lavorato per migliorare il servizio e contenerne i costi; il corrispettivo di ambito in Ato Sud è diminuito progressivamente sia nel 2017 che nel 2018, e il rapporto con Ato molto migliorato grazie alla diversa conduzione del nuovo direttore Di Prima, ha visto la politica di questa zona impegnata anche nella modifica di alcune scelte iniziali che alla luce di mutate condizioni sono in fase di rivisitazione; scelte delle quali hanno beneficiato tutti i comuni della zona omogenea Val di Cornia, compresi quelli che attaccano duramente una gestione certo migliorabile ma mai incosciente o strumentale».Il segretario del Pd ammette che «le partite aperte sono ancora molte: la cessione del ramo di azienda Asiu a Sei riguardante attrezzature, personale e immobili, la definizione dell'accordo di ingresso dei Comuni e la sua valorizzazione economica, direttamente influente sulla tariffa, e la quantificazione dei corrispettivi a consuntivo delle annualità 2016 e 2017 sono le principali. Lavorare in un clima serio e proficuo è determinante per raggiungere questi obiettivi». Così Roventini auspica «la celere ricostruzione di un equilibrio aziendale che possa favorire la ripresa delle attività di programmazione e gestione e mettere così un punto fermo che consenta di lavorare nelle migliori condizioni, con i Comuni riuniti in assemblea Ato ad espressione di una linea politica finalizzata al raggiungimento di obiettivi di interesse pubblico: servizio semplice ed efficiente, contenimento della produzione di rifiuti, contrasto di cattive pratiche gestionali e controllo dei costi».