Arriva a compimento il progetto di riorganizzazione dei servizi di raccolta dei rifiuti, che ha coinvolto sin dal 2015 tutta la città e quest'anno, anche a causa dell'evasione, la tariffa subirà un aumento. Un processo iniziato con l'avvio della raccolta domiciliare porta a porta nel quartiere San Leopoldo, continuato con l'estensione del sistema a Senzuno, a Cassarello e a Salciaina. Il progetto è continuato con interventi mirati per le utenze non domestiche come la raccolta dell'organico e con il posizionamento dei press container per la raccolta in centro. L'obiettivo è quello di ridurre i costi con una tariffazione puntuale, premiando chi differenzia veramente e dando maggiori aggravi, invece, a chi si ostina ad avere comportamenti scorretti che penalizzano l'intera comunità. Sono stati avviati altri due processi: la revisione del servizio per le utenze di raccolta dei rifiuti nella zona industriale e l'installazione dei cassonetti ad accesso controllato. Negli ultimi anni è stata fatta anche una razionalizzazione dei costi degli interventi stessi, senza che ci fossero maggiorazioni sulla tariffa. Quest'anno, però, la tariffa subirà un aumento dovuto a una diversa ripartizione dei costi decisa dall'Ato, che non permette di spalmare gli investimenti in più annualità. Negli ultimi 4 anni la raccolta differenziata è aumentata di quattro punti percentuali, passando dal 42% al 46%: i quattro punti percentuali pesano non poco sul risparmio, mentre la tariffa sui rifiuti non è diminuita per il continuo aumento dei servizi e per i costi degli impianti di smaltimento dei rifiuti che rimangono molto alti per via dei troppi rifiuti indifferenziati prodotti. Anche l'evasione della Tari genera un buco sempre più grande che ricade su chi paga.