Rifiuti, più vigilanza L’ispettore ambientale è diventato realtà

A CHIANCIANO Terme arriverà l’ispettore ambientale. Il regolamento è stato approvato in Consiglio Comunale nella seduta del 22 febbraio. Quale sarà il ruolo di questa nuova figura, che comunque non sarà attiva nell’immediato, ma presumibilmente a partire dal 2019? Intanto quella di favorire l’incremento, in termini qualitativi, della raccolta differenziata. Quindi un rafforzamento della vigilanza, della prevenzione, del controllo e della repressione nelle operazioni di conferimento, gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti. Ci sarà un occhio in più a vigilare sui cittadini, il tutto con l’obiettivo di migliorare la tutela dell’ambiente e del paesaggio della cittadina termale. Non a caso l’amministrazione comunale punta, nel ricoprimento della carica di ispettore ambientale, tra gli agenti della polizia municipale. Spetterà loro fare i controlli, muniti di apposito tesserino di riconoscimento, dopo aver seguito appositi corsi e l’esame finale che darà di fatto l’accesso per il ricoprimento dell’incarico. A Chianciano ci sono state lamentele, con rifiuti abbandonati o lasciati nei posti sbagliati. Quindi sarà meglio «ripassare» le regole se non si vuole incorrere in qualche brutta sorpresa. Perché, dopo vari cartellini gialli, alla fine scatta il rosso. L’assessore Damiano Rocchi però ci tiene a precisare che «in questa prima fase punteremo sulla collaborazione e l’informazione. Non vuole essere assolutamente un’operazione sanzionatoria. Poi se ci dovesse essere recidività solo in quel caso potrebbero scattare le multe». Di sicuro per i più «virtuosi», la notizia sarà accolta come un riconoscimento morale che premierà la loro attenzione all’ambiente. In passato sono state installate quattro foto trappole che ruotano nel territorio e che hanno permesso di chiarire alcune situazioni. Ma perché la scelta di coinvolgere la polizia municipale e magari non direttamente il gestore del servizio per il ruolo di ispettore ambientale? Intanto perché sono arrivate risposte positive all’amministrazione nelle operazioni di controllo e poi «per un risparmio di risorse - continua Rocchi - senza dimenticare che potrà aiutarci anche a capire meglio il servizio svolto dal gestore. Per adesso siamo soddisfatti di come stanno andando le cose, abbiamo il 71% di raccolta differenziata e con la recente apertura del centro di raccolta la percentuale è destinata a salire».

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