Sul parere negativo alla valutazione di impatto al progetto proposto da Csai nel 2020 non si farà inquinamento e dare un riscontro certo ed effettivo ai rilievi allarmanti denunciati da Arpat per la presenza di elementi cancerogeni nelle acque sotterranee». Per questo ha concluso l'ampliamento non si farà ed è per questo che Montevarchi ha sempre ribadito la netta contrarietà alla discarica». Anche Sergio Chienni, sindaco di Terranuova, ha espresso il proprio parere negativo a proseguire il procedimento autorizzativo, dal momento che è ancora in corso il piano di caratterizzazione, e ritiene «indispensabile il completamento delle attività previste con l'acquisizione dei relativi esiti». Adesso la palla passa alla giunta regionale, che dovrà esprimersi sul diniego al progetto di incremento delle volumetrie. Una volta concluso il piano di caratterizzazione del sito e accertate le responsabilità della contaminazione, non è escluso che l'ipotesi ampliamento si riaffacci dalla finestra. Adesso l'iter è bloccato, ma il caso Podere Rota è destinato a rimanere sotto i riflettori ancora per molto tempo. La procedura di autorizzazione per l'ampliamento della discarica di Podere Rota è stata archiviata. La Conferenza dei servizi che si è tenuta ieri mattina ha infatti archiviato il Paur, il Provvedimento autorizzatorio unico regionale, aperto il 21 gennaio 2021, oltre due anni fa. Alla riunione che si è svolta a Firenze ha preso parte un gruppo di tecnici dei vari enti coinvolti nel procedimento. In attesa dei verbali ufficiali, si prospetta dunque uno stop all'incremento delle volumetrie per accogliere i rifiuti speciali non pericolosi nell'impianto di smaltimento di Terranuova Bracciolini. Non sono tardate ad arrivare le reazioni dal mondo della politica. Il sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi si è attestata sulla linea della prudenza: «Se la notizia venisse confermata, è senza dubbio un fatto importante la chiusura del Paur. Questo significa che il progetto di ampliamento della discarica, proposto e avanzato da Csai a fine 2020, non si farà. Per me come sindaco, per tutti gli altri sindaci che hanno condiviso la stessa battaglia, le associazioni e il comitato Vittime di bientale necessaria per l'autorizzazione sono intervenuti anche i consiglieri regionali di Fratelli d'Italia Gabriele Veneri e Alessandro Capecchi. «Da mesi hanno spiegato avevamo chiesto alla Regione di archiviare il Paur. Un no deciso era stato espresso da tutto il territorio contro l'ampliamento per i rifiuti speciali, che, in realtà, non sarebbero stati altro che rifiuti ordinari che avrebbero ricevuto una classificazione diversa dopo un determinato trattamento. Adesso avanti con le bonifiche, vigileremo che siano davvero compiute». Per il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini il capitolo Podere Rota si è chiuso definitivamente. «Dopo due anni dall'avvio del Paur, numerosi e ingiustificabili rinvii e dopo anni e anni di lotta dura per impedire che nel nostro territorio continuasse il business e in trentennale sfruttamento intensivo da rifiuti, oggi è stato raggiunto un traguardo storico» ha affermato. «L'aspetto grave attestato dalla conferenza dei servizi è che sono in corso nell'area di Podere Rota due procedimenti di bonifica sul sito della discarica e sulla strada provinciale per i quali non è ancora possibile rilevare la reale estensione dell'inBATTAGLIA VINTA I sindaci Vadi e Chiassai felici per la fine di una storia infinita Podere Rota non verrà ampliata