TOSCANA sempre più terra dei borghi. Lo conferma il primato nel numero di «bandiere arancioni», i riconoscimenti che il Touring Club Italiano assegna ai comuni dell’entroterra con meno di 15mila abitanti che «si distinguono per un’offerta turistica di eccellenza e un’accoglienza di qualità». Proprio la Toscana è la Regione più arancione d’Italia, con 38 riconoscimenti, seguita con distacco dal Piemonte (28) e dalle Marche (21). «Siamo felici di questo primato – commenta l’assessore regionale al turismo, Stefano Ciuoffo – e d’altronde come potrebbe essere diversamente? La Toscana è piena di borghi meravigliosi, oltre che di tantissime località di mare che vengono premiate ogni anno con le bandiere blu. Anzi, nella nostra regione esistono molte altre eccellenze che, pur non potendo fregiarsi della bandiera del Touring perché oltre i 15mila abitanti, sono delle vere e proprie perle». E i borghi sono la carta sulla quale la Regione Toscana vuole puntare per i prossimi anni. Un po’ per «alleggerire» le grandi città d’arte un po’ perché solo così, sfruttando questi spazi ancora liberi e da scoprire, si può pensare di fare crescere ulteriormente i flussi in arrivo. Sulla stessa strategia si basa anche il brand «Costa di Toscana» che Regione e Toscana Promozione Turistica stanno presentando in queste settimane sul litorale. «In questo caso – prosegue l’assessore Ciuoffo – la scommessa è lanciare parallelamente la costa e i borghi dell’entroterra. Si vuole valorizzare insieme un patrimonio fatto di località note ma anche di tante bellezze sconosciute, rimaste troppo a lungo in secondo piano». Ma quali sono, ad oggi, le «bandiere arancioni» regionali? Quella nuova, assegnata proprio quest’anno, va al Comune di Santa Fiora, in provincia di Grosseto. Le altre sono riconferme ormai consolidate. GRANDE protagonista la zona senese, con Casole d’Elsa, Castelnuovo Berardenga, Cetona, Chiusi, Montalcino, Montefollonico (frazione di Torrita di Siena), Montepulciano, Monteriggioni, Murlo, Pienza, Radda in Chianti, Radicofani, San Casciano dei Bagni, San Gimignano, Sarteano e Trequanda. Ben rappresentata anche l’area di Pisa, con Casale Marittimo, Casciana Terme Lari, Castelnuovo Val di Cecina, Peccioli, Pomarance e Volterra. Per Grosseto ci sono, oltre a Santa Fiora, Pitigliano, Sorano e Massa Marittima. Per la provincia di Arezzo, Anghiari, Castiglion Fiorentino e Lucignano. E ancora Vinci, Barberino Val d’Elsa e Certaldo in provincia di Firenze; Montecarlo e Barga a Lucca; Collodi e Abetone Cutigliano, Fosdinovo a Massa-Carrara e Suvereto in provincia di Livorno. Tutti luoghi in cui il turismo mordi e fuggi non è ancora arrivato, lasciando spazio a manifestazioni tradizionali, passeggiate in tranquillità, sapori di un tempo, piccoli negozi e botteghe.