Nasce il Parco per l’intelligenza artificiale

Ci voleva un’altra eccellenza per proiettare Siena, città delle eccellenze da sempre nelle scienze della vita, direttamente nel futuro, che guarda all’innovazione e all’intelligenza artificiale. E’ il SaiHub - acronimo di Siena Artificial Intelligence Hub –, un polo tecnologico scientifico, un incubatore di idee che fa perno sulle eccellenze indiscusse e presenti sul territorio, la ricerca scientifica e le biotecnologie appunto, che sulla spinta dell’intelligenza artificiale, possono approdare sul mercato con soluzioni innovative. Un modello di sviluppo, unico ancora in Italia, per dare gambe alle idee: SaiHub è una piattaforma aperta, che vede coinvolti diversi attori istituzionali del territorio come partner e una rete di imprese, costituita il 6 luglio scorso, disposte a lavorare insieme, in networking. Ieri nella sede della Fondazione Mps è stato firmato l’accordo di partenariato dai vertici della Fondazione Mps Carlo Rossi e Marco Forte, il sindaco Luigi De Mossi, il rettore dell’Università degli Studi Francesco Frati, il direttore generale di Fondazione TLS, Andrea Paolini, il direttore generale di Confindustria Arezzo-Siena, Antonio Capone e il presidente della Rete SAIHUB, Ernesto Di Iorio, amministratore delegato di QuestIT. Il progetto è nato da un’idea scaturita durante il percorso ’Siena 2030’ condotto da Fondazione Mps l’anno scorso, alla ricerca di asset per disegnare il futuro del territorio. Così si è arrivato ad individuare questo settore di sviluppo, che ha nell’intelligenza artificiale lo strumento e nelle scienze delle vita la prima carta da giocare; ma a questa seguiranno altri settori da sviluppare come agrifood, economia circolare e turismo. I progetti di ricerca su cui l’hub lavorerà sono quelli individuati dall’Università di Siena (con i Dipartimenti di Biotecnologie mediche a Biotecnologie, chimica e farmacia e Ingegneria dell’informazione) e Fondazione Tls; spetterà alla rete di imprese aderenti elaborarli e portarli sul mercato. Fondazione Mps farà da cabina di regia di questa aggregazione e soprattutto da finanziatore dei progetti individuati, mettendo sul piatto come primo stanziamento 600mila euro. Il player fondamentale del progetto è rappresentato proprio dalla Rete SAIHUB costituita, attualmente, da 18 imprese italiane, ma aperta a nuovi ingressi: Datatellers da Bolzano, Siena Imaging, Readytec, Silog, Sei Toscana, AchilleS Vaccines, Vismederi, Assoservizi, QuestIT, Satus, Lascaux e Zucchetti Centro Sistemi dall’Area Toscana Sud; Ergon e Terranova da Firenze, Imola Informatica e SiS.Ter dalla provincia di Bologna, Hopenly da Modena e Exprivia da Bari. Contribuirà anche il Comune di Siena quale ente promotore e regolatore dello sviluppo del proprio territorio; e poi Confindustria, con attività di servizio e supporto nella ricerca di nuove partnership e opportunità di cofinanziamento. Come spiega il direttore generale Marco Forte la finalità è creare opportunità di lavoro, attrarre imprese e talenti, innescare un nuovo sviluppo. «Dopo l’investimento nel Malaria Fund - dice Forte –, che porterà a Siena 46 milioni di euro per lo sviluppo di nuovi farmaci, il SAIHUB rappresenta un importante passo della Fondazione nel sostegno all’economia ad alta innovazione tecnologica del territorio». Ulteriore finalità del progetto sarà, infine, quella di supportare i dipartimenti universitari coinvolti nell’iniziativa e di attivare corsi di specializzazione con l’obiettivo di formare giovani altamente qualificati da inserire in azienda: in quest’ottica, saranno effettuati dottorati di ricerca, tirocini e stage formativi presso la rete di imprese. Il partenariato si avvarrà dell’operatività di un Comitato Scientifico, che validerà le iniziative individuate dalla Rete, e di un Consiglio di Gestione, il cui presidente, nominato dalla Fondazione Mps, è Valter Fraccaro, esperto in direzione di progetti tecnologici avanzati e complessi, con particolari esperienze professionali nell’ambito delle scienze della vita. La struttura del polo sorgerà a Siena, in via Fiorentina, nel parco scientifico di Gsk, proprio al fine di favorire lo sviluppo di sinergie tra le imprese della Rete, TLS e gli altri partner tecnici del settore delle biotecnologie. 

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