Un sistema misto di raccolta dei rifiuti, in parte legato al "porta a porta" (prevalentemente nei centri storici e in alcune aree indicate dai singoli comuni) e in parte affidato al conferimento nei cassonetti ad accesso controllato, meglio conosciuti come i "cassonetti intelligenti". Così è stato deciso di procedere in un incontro tenutosi martedì tra i sei comuni dell'Aor della Val di Cornia (Piombino, Campiglia Marittima, Castagneto Carducci, San Vincenzo, Sassetta e Suvereto) e Sei Toscana, l'azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti in tutto il territorio (e così pure nel grossetano). Dopo un anno e mezzo di trattative e di incontri, si è infine concretizzato il progetto che dovrebbe prendere il via con il nuovo anno. E portare da un lato a un incremento delle percentuali di riciclo e dall'altro a un calcolo più puntuale (e dunque tendenzialmente più vantaggioso per i cittadini) della Tari. Il calcio d'inizio«L'incontro è stato una sorta di "calcio d'inizio" di tutte le attività legate alla riorganizzazione dei servizi che prenderanno avvio all'inizio del 2023, interessando progressivamente tutti e sei i comuni». A dare l'annuncio è il presidente di Sei Toscana Alessandro Fabbrini, che chiarisce come «seguendo le linee guida indicate nel nuovo piano industriale dell'azienda, e alla luce dell'approvazione dei piani di revisione dei servizi in sede di Ato (l'ambito territoriale ottimale, nda) , ci sarà una semplificazione e omogenizzazione dei modelli di raccolta, con l'adozione di un sistema misto tra la raccolta domiciliare e la raccolta stradale effettuata con cassonetti ad accesso controllato. Due sistemi - conclude Fabbrini - che saranno modulati tenendo conto delle specifiche esigenze di ogni territorio e che potranno garantire la tracciabilità dei conferimenti dei rifiuti da parte degli utenti».Il processo di riorganizzazione non sarà brevissimo, ma partirà entro poche settimane con le prime campagne informative. «Il piano interesserà molteplici aspetti, dalla comunicazione alla logistica passando dai servizi operativi, le attività di monitoraggio e di rendicontazione - commenta il presidente di Sei - fino a tutti gli adempimenti amministrativi necessari. Per questo è stato concordato un cronoprogramma di interventi che dovrà essere attentamente seguito e rispettato da tutti per permettere il raggiungimento degli obiettivi previsti». Piombino capofilaA partire per primo sarà proprio il comune di Piombino: qui la campagna informativa scatterà già tra la fine di ottobre e il mese di novembre mentre l'installazione dei cassonetti avverrà «nel primo trimestre del 2023 - assicura l'assessora all'ambiente Carla Bezzini - stiamo già portando avanti i rilievi nelle aree di Riotorto e Cotone, ma dopo il 21 ottobre intensificheremo l'attività anche con i tecnici di Sei Toscana. È stata una trattativa serrata - spiega - proprio per partire il prima possibile e sostituire le nostre strutture di raccolta ormai fatiscenti». Piombino in particolare installerà principalmente i cassonetti ad accesso controllato mantenendo il porta a porta limitato alla zona del centro storico e introducendolo nella parte abitata di Populonia. «Nelle prime fasi ci saranno anche degli eco-informatori, operatori che illustreranno ai cittadini le modalità corrette di conferimento - spiega Bezzini - ma confidiamo che questo nuovo sistema si integri rapidamente: attraverso la rete informatica infatti è possibile registrare la quantità di rifiuto indifferenziato prodotto e calcolare quindi una tassazione puntuale». Tutti da giugno 2023Sulla scia di Piombino partirà, a ridosso del nuovo anno, anche il Comune di Suvereto. Dopodiché per tutti gli altri comuni il nuovo sistema scatterà da giugno 2023, così da fornire per tutti un primo bilancio nel primo trimestre del 2024 (dopo circa 9 mesi di attività). «Avremmo voluto una raccolta porta a porta su tutto il territorio - commenta Elena Fossi, assessora all'ambiente per il comune di Campiglia - ma non è stato possibile: Sei Toscana aveva già investimenti attivi per i cassonetti intelligenti e cambiare rotta su un porta a porta "spinto" avrebbe comportato modifiche e costi proibitivi che si sarebbero inevitabilmente riversati sulle tasche dei cittadini. Per questo abbiamo concordato un piano misto: noi intensificheremo il porta a porta a tutta Campiglia capoluogo, alle Lumiere, a Cafaggio e alle attività produttive di Campo alla Croce e della Monaca, mentre a Venturina e nelle altre aree stabiliremo i cassonetti ad accesso controllato».