POLEMICHE sulle pagine dei social per la raccolta porta a porta, iniziata da appena un mese a Massa Marittima con tanto di foto che documentano sacchetti di rifiuti abbandonati. «Le polemiche sono legittime quando si trovano contenitori dei rifiuti pieni – risponde l’assessore all’Ambiente Maurizio Giovannetti – anche se per buona norma un sacchetto di rifiuti non dovrebbe essere mai abbandonato in terra». La raccolta porta a porta è per definizione una procedura più complicata da gestire rispetto alla raccolta stradale, con cassonetti sia per gli utenti che per gli operatori e comporta adeguamenti particolari per ogni località in cui viene attuata. Peraltro è opinione di molti esperti del settore che sia il metodo migliore per ottenere elevati livelli di differenziazione dei rifiuti. «In collaborazione con gli operatori locali di Sei Toscana – ha ricordato Giovannetti – monitoriamo le procedure di raccolta ed esaminiamo le richieste dei cittadini. Al momento abbiamo raddoppiato i contenitori a campana in alcune aree critiche destinate alla raccolta di multimateriale e stiamo valutando altri accorgimenti da mettere in campo. Diversa cosa sono gli abbandoni di rifiuti che stanno avvenendo in particolare nel centro storico, per i quali mi dissocio dalle giustificazioni che qualcuno cerca di dare. A mio giudizio sono solo atti incivili e illegali. Per questo continueremo a mettere in atto tutte le azioni possibili per sanzionare i trasgressori come già stiamo facendo, anche per rispetto di quei cittadini che la raccolta differenziata la stanno facendo bene». Anche a Massa Marittima in questi giorni si sono notati alcuni disservizi da parte di Sei Toscana dovuti alle scelte strategiche di questa Società. «Esprimiamo piena solidarietà ai lavoratori di Sei Toscana che hanno perso il proprio posto di lavoro senza preavviso – ha aggiungo il sindaco Marcello Giuntini – e ringraziamo gli operatori che si stanno prodigando affinché il servizio non vada in sofferenza proprio nei mesi di maggiore afflusso turistico. Contestiamo fortemente queste scelte a dir poco scellerate che, oltre a recar danno ai lavoratori, rischiano di mettere in crisi il servizio. Scelte che non rispettano i cittadini, i lavoratori e gli Enti locali che, insieme alle affermazioni di alcuni giorni fa dell’amministratore delegato Marco Mairaghi, ci confermano una forte perplessità sui metodi di gestione di questa azienda che dovrebbe avere come fine ultimo la soddisfazione dell’utente. Fino ad oggi – ha concluso Giuntini – abbiamo preferito non lasciarci andare a giudizi ma visto che il malcontento è generalizzato, invito fortemente il management a porre rimedio in fretta a questa situazione».