Sei Toscana è contenta Spiragli per il futuro

«Una grande società che ha grandi risorse». E' la prima reazione che rimbalza da ambienti vicini ai vertici di Sienambiente e Sei Toscana, alla notizia che sarà Iren a guidare le danze per la gestione del servizio rifiuti nella Toscana meridionale. Rispetto alla più piccola Aimag di Carpi e alla meno nota società spagnola Tradebe, la multiutility emiliana, con grande competenza nella raccolta rifiuti a Torino e Genova, visto che è il risultato di processi di fusione negli anni tra varie società, dà molte più garanzie di investimenti e di mantenimento dei livelli occupazionali. Anche perché c'è bisogno di investire per dare corpo ai biodigestori futuri e per rinnovare gli impianti esistenti, come il termovalorizzatore di Poggibonsi. L'affare Unieco Holding Ambiente ruota soprattutto sull'appalto ventennale da 3 miliardi di euro complessivi per la gestione dei rifiuti nell'Ato Toscana sud. Il passaggio automatico del 33% delle quote di Sei Toscana (la partecipazione sicura, al netto delle beghe legali con Estra e le coop) fa sì che Sta, la controllata di Unieco, restasse il partner industriale più importante della società. Nei giorni scorsi il bilancio 2019è stato presentato ai consiglieri d'amministrazione dall'amministratore delegato Marco Mairaghi. I conti si sarebbero chiusi con un utile di 411 mila euro, in linea con il bilancio dell'anno precedente. Con ricavi consolidati a 204 milioni di euro e ricavi effettivi a quota 185 milioni di euro. I dipendenti diretti sono 1.250, con l'indotto si supera quota 2mila. Un buon bilancio, soprattutto se si guarda anche il decreto del prefetto di Siena sul monitoraggio dell'Agenzia anticorruzione che non ha rilevato irregolarità nella gestione. Tra i risultati positivi per i nuovi acquirenti, il ripristino della durata ventennale della concessione. Di quei 3 miliardi, finora Sei ha sfruttato la quota di 6 anni; ne restano 14, più di 2 miliardi di euro di appalto. Anche la governance sembra tranquilla: il consiglio presieduto da Leonardo Masi ha altri due anni di mandato. 

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