«Guasto a San Zeno, fate meno rifiuti» Aisa, un pistone rotto spegne il forno

Tutta colpa di un pistone. è come quando si rompe il cambio di un cambio: veicolo fermo. è accaduto anche nell’impianto termovalorizzatore di San Zeno. Si è rotto uno dei pistoni della griglia mobile che fa avanzare i rifiuti nel forno (L45). Un guasto che il presidente di Aisa Impianti ha raccontato, più o meno in diretta sui social per due ragioni: comunicare il problema e fare un appello agli aretini affinchè contribuiscano a ridurre la produzione di rifiuti. Il concetto è semplice: meno rifiuti, minore raccolta e conferimento nell’impianto di Aisa. Così il presidente Giacomo Cherici ha chiesto la collaborazione dei cittadini. «Per ricostruire il pistone c’è bisogno di una settimana perchè il lavoro è complesso nella sua articolazione e i tecnici hanno bisogno di qualche giorno per completare l’operazione e ripristinare la funzionalità della griglia che con il suo movimento ondulatorio accompagna i rifiuti nel forno, spento da sabato sera», spiega Cherici, convinto che l’immediatezza della comunicazione sia la migliore via per raccontare come funziona l’impianto anche quando qualcosa non va. «La raccomandazione più importante in questa fase, cioè mentre stiamo provvedendo a riparare il guasto al pistone, è cercare di ridurre il più possibile i rifiuti giornalieri». E per rendere il messaggio ancora più chiaro, Cherici traduce così via social: «Fate pochi ’avanzi’ per limitare il sovraccarico di tutto il sistema di raccolta, trasporto e smaltimento». Così, per una settimana ogni aretino è chiamato a fare la propria parte per dare una mano e non mandare sotto stress l’impianto. Non c’è un rischio imminente e del resto una settimana è un tempo corto per scongiurare l’immagine di cassonetti strabordanti di rifiuti, viste in altre città. Non siamo certo a questo, ma nei prossimi giorni c’è la possibilità che si creino alcuni disagi. «I cassonetti potranno restare un pò più pieni, per questo è importante ridurre la produzione giornaliera dei rifiuti», rimarca Cherici. E se la quota si abbassa, calano anche i costi. La regola da seguire è fatta di tre azioni: «Ridurre la quota di rifiuti, differenziare e non abbandonare», raccomanda il presidente di Aisa Impianti che lavora a San Zeno da oltre venti anni. Tra l’altro, la struttura aretina vanta un primato rispetto ad altre regioni, proprio alla voce costi. Ad Arezzo il costo industriale è pari a 116 euro a tonnellata, rispetto a regioni ad esempio come il Lazio, che hanno un impatto economico compreso tra 220 e 280 euro a tonnellata. Anche per questo, l’appello agli aretini per una settimana a rifiuti bassissimi, si può accogliere con la consapevolezza di contribuire alla ripresa dell’attività a pieno ritmo nel forno ora spento per colpa del pistone guasto. La potenza dell’impianto Aisa di San Zeno è calibrata sul fabbisogno della provincia aretina con un margine di operatività anche per sopperire a eventuali situazioni di emergenza da altri impianti, come già accaduto nel caso di quello di Grosseto, dopo un incendio.

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