È iniziato ieri il ritiro di una parte dei rifiuti dai piazzali e dai cortili. Dopo la tromba d'aria del 17 novembre, intorno alle case delle famiglie danneggiate si erano accumulati inerti che il Comune porterà via a sue spese affidando il servizio a Sei: tegole rotte dal vortice, coperture in amianto spazzate via dalla forza del vento. Mucchi di macerie che si erano accatastate vicino alle case in attesa di essere rimossi. Ieri il camion di Sei Toscana ha iniziato la raccolta. Saranno portati via circa 20 tonnellate di calcinacci al giorno. Ieri è stato anche predisposto il piano per la rimozione dell'eternit in modo da poter partire anche con quello. Nelle campagne sono ancora molte le coperture in eternit. Erano intatte fino al 17 novembre quando il vento le ha scaraventate a terra rompendole. Ieri la raccolta è iniziata dal podere di Vittoria Angeloni, una delle persone colpite dal disastro. Gli operatori «hanno iniziato - dice il padre Paolo - ma il materiale è tanto e finiranno nei prossimi giorni». Alla Fornace invece il camion non è potuto entrare dove sono stati stoccati gli inerti e quindi i proprietari dovranno provvedere a spostare il materiale in modo da far accedere il camion oppure dovrà essere studiata una diversa soluzione. La rimozione dovrebbe terminare entro la settimana. Il materiale accumulato è tantissimo. Sei Toscana sta cercando di aumentare il numero dei camion per il ritiro in modo da velocizzare le operazioni. Il materiale accumulato da circa due mesi impedisce il completamento della sistemazione dei piazzali e allo stesso tempo è il ricordo tangibile della distruzione che la notte del 17 novembre si è abbattuta nella zona della Fornace, della Radicata ma anche di altri luoghi vicini ad Orbetello Scalo. Le famiglie nel frattempo stanno cercando di tornare alla normalità mettendo a posto i tetti delle case.Alcuni degli sfollati sono rientrati a casa e altri ancora devono iniziare i lavori. Un ritorno alla normalità che richiede comunque tempo.