La raccolta differenziata arriva dentro le Muradi Grosseto. Quattro postazioni di cassonetti informatizzati che si aprono con la tessera magnetica saranno posizionate da oggi in via Palestro (postazione 84), piazza Mensini (85), dietro piazza San Francesco (86) e nel chiasso degli Zuavi (88). Serviranno circa 450 utenze, per circa mille cittadini, riconosceranno l'utenza e peseranno i rifiuti conferiti. «Una rivoluzione - annunciano il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l'assessora all'Ambiente Simona Petrucci perché mai prevista prima in modo pianificato e organizzato in questa parte della città, che sarà accompagnata da una serie di interventi migliorativi mirati a garantire decoro e pulizia delle nostre strade e più in generale del cuore di Grosseto. Chiediamo a tutti di accompagnarci in questo percorso con massimo impegno così da raggiungere l'obiettivo comune». Sempre da oggi inizierà la consegna a domicilio delle 6Card che permettono di usare le postazioni. Il personale di Sei Toscana sarà riconoscibile da tesserino e ci saranno anche gli ispettori ambientali del Comune. A chi non sarà trovato a casa sarà lasciato un avviso in cassetta postale con il quale, da giovedì 3 gennaio, potrà ritirare la 6Card agli uffici di Sei Toscana in via Aurelia Nord (sopra Chateau D'Ax) martedì e giovedì dalle 14 alle 16,30, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12,30. Su www.seitoscana.it/video e su YouTube i video tutorial. Nei prossimi giorni, poi, saranno posizionate in via Saffi e via Mazzini dieci nuove postazioni di cassonetti per la raccolta differenziata di organico, vetro, multimateriale, carta e cartone e indifferenziato che dovranno essere utilizzate dai residenti non serviti con i cassonetti intelligenti. E intanto due giorni fa l'arrivo dei tecnici in chiasso degli Zuavi per tracciare il perimetro della nuova postazione ecologica ha creato un po' di trambusto. Gli operatori hanno infatti disegnato un'area di 36 metri quadrati che ha messo in allarme residenti, commercianti e artigiani, preoccupati per le dimensioni. Telefonate, appelli, chiarimenti: alla fine, come racconta Paola Periccioli, si è scoperto che il progetto preso a riferimento era quello di un'altra zona. «Avremo nove bidoncini piccoli che saranno appoggiati alla chiesa», conferma.