Iniziate le operazioni di raccolta straordinaria dei materiali alluvionati in alcuni quartieri di Follonica dopo la bomba d’acqua che ha colpito la città mercoledì all’ora di pranzo. «Dai sopralluoghi effettuati abbiamo riscontrato diverse situazioni critiche – dice il sindaco Andrea Benini – per questo abbiamo richiesto la collaborazione di Sei Toscana in modo da dare un servizio importante per coloro che hanno avuto danni causati dal maltempo. Questa mattina ci siamo attivati per ripulire le strade dal fango e dai detriti ma anche diverse abitazioni private sono state danneggiate». «Per segnalare i danni alle proprietà private – aggiunge il sindaco Benini – è stato attivato l’indirizzi e-mail segnalazionedanni@comune.follonica.gr.it al quale possono essere allegate anche le foto». I proprietari di immobili a Pratoranieri, Corti Nuove, Campi Alti e San Luigi, le zone maggiormente colpite dall’alluvione, possono lasciare i materiali davanti alle proprie abitazioni, su suolo pubblico, facendo attenzione a separare i rifiuti ingombranti (come mobilia, reti da letto, materassi) dai Raee (come lavatrici, frigoriferi, televisori). I materiali non devono essere posizionati sotto alberi, piante o pali della luce, così da agevolare le attività di prelievo tramite automezzi con granchio. In caso di presenza di materiali alluvionati di piccola grandezza, i cittadini sono pregati di raccoglierli all’interno di sacchi neri ben chiusi, con le stesse modalità di esposizione sopra riportate. Le attività di raccolta straordinaria proseguiranno nei prossimi giorni sino a fine emergenza. L’Amministrazione comunale e Sei Toscana ricordano inoltre che è a disposizione anche il centro di raccolta di via Amendola, aperto tutti i giorni, dal lunedì al sabato, dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30. «E’ stato un evento eccezionale. Mai a nostra memoria era caduta così tanta pioggia in così poco tempo. Eventi come questi non si possono arginare, e né si possono prevedere, però secondo noi ci sono delle responsabilità politiche, certamente non sulla bomba d’acqua, ma su elementi complementari al territorio che potevano essere messi in atto». Questo il commento del presidente del circolo follonichese di FdI, Agostino Ottaviani e dei consiglieri comunali Danilo Baietti e Sandro Marrini. «Sono più utili le sbarre a trazione manuale invece che meccanizzata dei sottopassi e anche la pulizia delle caditoie – aggiungono – . Invece, con centinaia, se non migliaia, di segnalazioni via, via fatte nel tempo e quasi mai prese in considerazione, i tombini e le caditoie sono rimasti bloccati. Insomma, la bomba d’acqua non la si poteva evitare, e con essa tutti i disagi che si è portata dietro, ma l’amministrazione comunale ha comunque delle responsabilità».