Nel primo semestre 2019 è aumentata, complice anche una minore quantità di rifiuti prodotti, la percentuale di raccolta differenziata, in tutti i comuni del Valdarno e questo è senza la benché minima ombra di dubbio una buona notizia, specie se si tiene conto che negli ultimi anni era stato il segno meno ad essere quello maggiormente ricorrente. Per il momento si tratta di dati ufficiosi in quanto manca ancora la certificazione regionale e potrebbero esserci anche dei piccoli scostamenti, anche se si tratterebbe soltanto di pochi decimali. Al primo posto della classifica dei comuni che differenziano di più si colloca Castelfranco Piandiscò, che dopo avere esteso la modalità della raccolta porta a porta su tutto il territorio comunale, mettendo a segno un balzo di quasi dieci punti percentuali (9.48% per volere essere precisi) arriva al 68,35%, a meno di due lunghezza da quel 70% fissato come obiettivo dalla Regione Toscana. Un buon risultato, anche se molto distante, è quello raggiunto da Terranuova, che con un 59.37%, si aggiudica la seconda migliore performance della vallata (+2.91 % rispetto 56.46% del primo semestre del 2018). Con un buono +3.55% e il46.16% (dal 42.91% precedente), guadagna la terza piazza Loro Ciuffenna, mentre ai piedi del podio è San Giovanni, che dal 38,54% passa al 44.90% (+6.56%) . Nella zona sud della città del Marzocco, con la possibilità di un'estensione a tutta la città, fra la fine febbraio e l'inizio di marzo, ha preso avvio la modalità di raccolta con tariffa puntuale con il conferimento tramite Seicard è probabilmente ciò ha spinto il dato in alto, anche se probabilmente non è stato l'unico fattore. A questo punto si attende il dato relativo all'intero 2019 per valutazione complessiva. Il sistema è in partenza anche a Montevarchi, dove il dato relativo ai primi sei mesi dell'anno in corso è pari al 44%, per un guadagno di poco inferiore a quattro punti. Ferma l'asticella al 43.55% Cavriglia (era il 41.17% la differenziata nel primo semestre del 2018 per un incremento del 2.38%). Cresce ma poco (+1.77%) Bucine, fanalino di coda del comprensorio, che riesca a differenziare solo il 41.09% dei rifiuti prodotti. Il fatto che siano solo due i comuni che hanno superato la soglia simbolica del 50% indica che il lavoro da fare, sia in termini di sensibilizzazione che di sistemi di raccolta è tanto.