La vicensindaca: «L'ad Mairaghi dialoghi con tutti»

Sul rapporto tra Sei Toscana e Cooplat non la pensa come il sindaco di Monterotondo Marittimo la vicesindaca di Castiglione della Pescaia Elena Nappi (foto), anche lei Pd. «Apprendiamo - dice - che Mairaghi, ad di Sei, oggi vedrà il sindaco e l'assessore del Comune di Grosseto per studiare una soluzione diversa da Cooplat. Che Sei Toscana si sia finalmente svegliata? Che il torpore perdurante da oltre 5 anni sia stato sciolto da un barlume di lucidità provocato da un susseguirsi di colpi di scena giudiziari, dimissioni e sollecitazioni dei Comuni sui disservizi?».Nappi, che ha la delega alle politiche ambientali, da anni segnala che la gestione del servizio di igiene urbana non è più all'altezza delle richieste del territorio e che la percezione da parte dei cittadini è ben al di sotto delle aspettative. «Fin dal 2014 - dice - abbiamo inviato centinaia di segnalazioni... pur non avendo la capacità legale e giuridica di poter effettuare nessuna detrazione economica per mancanza di un regolamento sul controllo e un contratto di servizi sbilanciato a favore del gestore. Oggi se ne sta accorgendo anche Sei Toscana, sottolineando le criticità emerse nei nostri territori riguardo all'affidamento del servizio a Cooplat, scelto dai vertici della società nei confronti del quale abbiamo sempre manifestato perplessità». Nappi conferma la linea di Mairaghi: «La valutazione delle azioni da intraprendere per una soluzione diversa da Cooplat deve essere fatta insieme a tutti i Comuni e non solo con quello di Grosseto. Concordo poi sull'ammissione che i servizi porta a porta attivati nel 2017 abbiano creato 6 milioni di perdite e che il servizio attuale è peggiore di quello del passato».

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