Via l'amianto da Ponte San Leopoldo

Sei Toscana ha messo a segno il primo round di bonifica della discarica abusiva di Ponte San Leopoldo, segnalata da alcuni residenti, anche di recente, dalle pagine del Tirreno. Con un'operazione congiunta Sei Toscana/amministrazione comunale - e come annunciato dall'assessora all'ambiente Simona Petrucci - venerdì è stata prelevata una pila di lastre ondulate di copertura in eternit - cemento-amianto, dunque - che giaceva dalla Notte dei Tempi di fronte a un edificio diroccato, a pochi metri dall'argine della Fiumara e dal Cippo con cui Grosseto ricorda i martiri di San Leopoldo trucidati nel '43 dai nazisti. Per ridare alla zona il decoro che merita - siamo entro i confini del Sito di Importanza Comunitaria della Pineta del Tombolo - saranno però necessari altri round: altre uscite del team di pulitori, altro lavoro, altre spese a carico della comunità per rimediare alle pratiche incivili di inafferrabili ignoti "scaricatori". Amianto. Le "classiche" lastre ondulate indicano anche ad un occhio profano che siamo in presenza di amianto: ecco perché Sei Toscana, con l'ausilio di una ditta specializzata, ha dovuto, non solo portar via la "pila" seguendo una procedura ad hoc, ma anche bonificare l'area. È dal 2015 che i residenti della zona di Ponte San Leopoldo - a cui si arriva da una stradina all'altezza del Cristo che si apre sulla destra in direzione Grosseto-Marina, una zona isolata, dunque, ma facilmente accessibile - chiedono con ripetute segnalazioni agli uffici comunali che l'ammasso di rifiuti - e non c'era/c'è solo eternit - venga portato via. Una tonnellata di rifiuti. Tastando il polso agli uffici del gestore unico, si scopre che il 20 e il 22 gennaio Sei Toscana ha raccolto più di una tonnellata di spazzatura ingombrante disseminata nella campagna di San Leopoldo. Materassi e cuscini, elettrodomestici, pneumatici, scaffalature, scale, persino un divano... Uno scempio. 840 chili sono stati prelevati il 20 gennaio, 240 chili sono stati portati via due giorni dopo. E pensare che i rifiuti ingombranti vengono ritirati a domicilio gratuitamente: basta contattare il numero verde 800127484; si può mandare anche un'email a ingombranti@seitoscana.it; oppure li si può conferire anche al centro di raccolta di via Zaffiro 28. Oltre al danno e alla spesa per la comunità, c'è anche la beffa: chi ieri si recava in zona San Leopoldo vedeva un panorama ancora desolante. La discarica edile. Intorno all'edificio diroccato e lungo la strada che porta al Cippo ci sono fiumi di materiale "di risulta" delle ristrutturazioni edilizie: gli "inerti"; Sei Toscana non li ha eliminati subito perché è in attesa dei risultati della verifica che dirà se quei materiali sono stati contaminati dal cemento-amianto che era nelle vicinanze; se risultassero contaminati, scatterà di nuovo la laboriosa procedura per il recupero e lo smaltimento dell'eternit, che ha contribuito ad allungare i tempi della ripulitura della discarica, con gran dispetto (comprensibile) dei residenti. L'unica soluzione sembra quella indicata dall'assessora Petrucci: installare telecamere.

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