Cassonetti dell’immondizia ‘tecnologici'. Non è una barzelletta, ma l’iniziativa di Montevarchi che metterà in atto il gestore del servizio di smaltimento rifiuti, Sei Toscana, in accordo con il Comune della provincia di Arezzo e l’azienda di robotica e automazione “Zucchetti Centro Sistemi", operante anche nei settori delle energie rinnovabili e dello sviluppo di software. Il progetto permetterà una migliore gestione dello smaltimento dei rifiuti, grazie all’utilizzo di dati e a un controllo più approfondito sulla funzionalità del servizio. Una volta buttata via la spazzatura, poi, i cittadini toscani avranno la possibilità di verificare quantità buttata e rispettiva modalità, ricevendo alla fine la tariffa calcolata corretta da pagare.

Obiettivo: aumentare la differenziata in città
Quello dell’Amministrazione montevarchina è uno dei primi progetti di questo tipo nella regione. Tanto che quelli di Sei Toscana hanno già iniziato a sostituire 165 cassonetti vecchi dell’immondizia con nuovi contenitori fatti in plastica riciclata e acciaio, ad accesso controllato e di grandi dimensioni. Tutti dotati di un sistema capace di collegarsi alla rete tramite il sistema informatizzato dell’azienda di Terranova Bracciolini, Zucchetti. “Oggi il nostro Comune ha toccato il 60% nella differenziata, un ottimo dato considerando il Covid e il fatto che nel 2018 eravamo al 39% - ha commentato durante la presentazione la sindaca di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini - Ma noi vogliamo arrivare almeno al 65% previsto dalle normative europee, grazie a questo sistema che premierà i più virtuosi tramite questi cassonetti maggiormente performanti”.

Operare in un’economia circolare
Attualmente sul territorio il livello di indifferenziata è di circa 6 mila tonnellate di rifiuti, “ma il nostro obiettivo è quello di scendere sotto le 4 mila - aggiunge Giuseppe Tabani, direttore tecnico di Sei Toscana - Per utilizzare questi nuovi contenitori ad accesso controllato basterà avere la tessera, ma prossimamente sarà sufficiente un’app per smartphone che consentirà al cittadino di gettare i rifiuti con logiche ecosostenibili”. Grazie alla tecnologia di Zucchetti, “che ci permetterà di acquisire informazioni in un cassonetto capendo cosa è finito al suo interno - spiega il proprietario dell’azienda di Terranova Bracciolini, Fabrizio Bernini - Da queste informazioni miglioreremo il servizio di raccolta, educando maggiormente il cittadino su questi temi. Dobbiamo sempre cercare di mettere insieme istituzioni, imprese di servizi pubblici e quelle che investono nella tecnologia, per operare insieme all’interno di un’economia circolare”.
Le iniziative hi-tech di Firenze
Ma se Montevarchi è una delle prime con questo tipo di iniziativa, l’accostamento della tecnologia nello smaltimento dei rifiuti in Toscana lo si è visto in precedenza con altri progetti, come quelli a Firenze nel 2011 e nel 2015. Dieci anni fa a Pontignale, frazione tra il capoluogo toscano e Scandicci, vennero installati nuovi cassonetti da poter aprire solo con una chiavetta: una sperimentazione che interessò circa 400 famiglie. Sei anni fa, invece, 48 mila chiavi vennero distribuite a 80 mila abitanti nelle zone di San Jacopino, Galluzzo, Soffiano e Campo di Marte: servivano ad aprire gli uploader, dei cassonetti a carica dall’alto, tutti dotati di un sistema hi-tech per il trattamento dei rifiuti.