La signoraFabriziaè arrivata al limite. Sisfoga sulla pagina facebookdel CorrierediArezzo riguardoa coloro che invece di buttarela spazzatura dentro i bidoni,la lasciano davanti e ovviamentefuori. E’ delusa e arrabbiatae alla fine dice: “Sonostancadifare labravacittadina”.E tutti i torti non ce liha, quasi che chi infrange siadiventato da esempio. Fabriziaabita a Olmo, la frazionealle porte di Arezzo che inquesti ultimi tempi è balzataalle cronache per la diatribatra il parroco e la società dicalcio per il campo da gioco.Ma oggi la questione è un’altra.Fabrizia, di professionecasalinga, ce la spiega:“iarrabattotutti i giorni per essereunabuonacittadinAvoltediscuto anche con i miei familiariche non sempre sonoattenti alla raccolta differenziata”.Invece lei ci tiene, perquantopuò,aseparare la plasticadal vetro, l’umido dallacarta e così via. “Tanto cheposso anche rimettere le maninella spazzatura per farlo”,sottolinea.“Poi porto tutto aibidoni” ed èproprio ai bidoniche la signora trova sempre lasorpresa. “C’è di tutto. Manon dentro. Fuori. Plastica,escrementidi cani, scarpe, scatole,buste contenenti non socosa. E sono tutte buttate làfuori dai bidoni della spazzatura.Quando tira il vento poitutto questo sudicio mi arrivaalla porta di casa e sono costrettaa spazzare perché nonsono solo polvere e foglie maanche plastica, carta, involucrii merendine e mi fermoqui”. “Davanti a quei bidonipestiamo di tutto - continuala signora Fabrizia - E poi laportiamo in casa. Ora io midomando, ma possibile chesia così faticoso prendere laspazzatura e butarla dentro ibidoni? Non mi permetto dientrare nel merito della raccoltadifferenziata che mi auguro,almenoquellavengafatta,maspero davvero che i cittadiniimparino a prendere lebuste dello sporco e a gettarlenei cassonetti”. Nessuna predica,nessuna bacchettatamoralista,ma solo il desiderioche qualcosa cambi: “Qua lacolpanonè delComuneodelleIstituzionio di chi deve raccoglierei rifiuti - continuaFabrizia- Penso che sia soprattuttodei cittadini maleducatiche non hanno voglia di rispettarele semplici regole dell’educazionee che magari sonoi primi a lamentarsi quandoqualcosa non funziona adovere”. E basta un viaggioquotidiano ai bidoni per fareaumentare la rabbia e per farepassare, anche al cittadinopiù diligente, la vogliadi...comportarsi bene: “Comincioa stancarmi di essereuna brava cittadina - continuaFabrizia- Cerco di reggerema non so per quanto. Sonosempre stata una personapositiva ma sto perdendoogni speranza. Tutte le volteche vado a quei bidoni e vedoquei rifiuti di fuori, mi prendela rabbia. Ma possibile chenessuno si ricorda più dell’educazione,del rispetto per glialtri. Gettare i rifiuti così. Allafine chi lo fa diventa unesempioe invece saremosempremeno a seguire le regole.E’ normale tutto questo? Iopenso proprio di no”, chiosaFabrizia che continueràa farela brava cittadina con la speranzache il suo sfogosmuovale coscienze ad una maggioreeducazione.