Al via Bethlehem green city: verso un modello virtuoso di sostenibilità ambientale

Ha preso ufficialmente il via il progetto “Bethlehem green city: verso un modello virtuoso di sostenibilità ambientale” finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. La proposta è stata presentata a giugno 2020 dalla città di Masaccio, l’Ente proponente, che si è avvalso della collaborazione di partner progettuali, tecnici, operativi e locali.  L’approvazione è arrivata il 19 febbraio 2021 e il progetto si è posizionato quinto tra tutti quelli proposti per i paesi prioritari. Durerà tre anni e avrà un costo di 1.495.024,56 euro di cui circa l’80%, 1.195.804,56, coperto con il contributo dell’Aics.

L’obiettivo è quello di rafforzare il sistema di raccolta di rifiuti solidi urbani del distretto di Betlemme, avviando un sistema di raccolta differenziata, aumentando la consapevolezza e le capacità delle istituzioni locali e del Joint Service Council for Solid Waste Management (JSCWM, soggetto gestore della raccolta dei rifiuti), anche attraverso il sostegno ad iniziative di economia circolare urbana.

Lo scambio di buone pratiche tra il comune di San Giovanni Valdarno e quello di Betlemme contribuirà a migliorare l’efficienza del sistema dei rifiuti solidi urbani in Cisgiordania attraverso la raccolta differenziata, il riciclo, la formazione e l’organizzazione di un’apposita campagna di sensibilizzazione per gli utenti.  Permetterà inoltre di contribuire alla promozione di uno sviluppo urbano/territoriale sostenibile e resiliente attraverso la riduzione degli effetti dell’inquinamento nelle città e in territori più ampi.

Alla conferenza di presentazione, che si è svolta questo pomeriggio a Palomar, casa della cultura di San Giovanni Valdarno, erano presenti il sindaco del Comune di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi, l’assessore alla cultura, ai gemellaggi e alle relazioni internazionali Fabio Franchi, il responsabile servizi gemellaggio e relazioni internazionali del Comune Paolo Ricci e Emanuele Bani, presidente del comitato di gemellaggio San Giovanni – Gerico. Sono intervenuti anche i partner del progetto: Andrea Bottinelli, presidente Fondazione Giovanni Paolo II, Paolo Diprima, direttore generale Ato Rifiuti Toscana Sud, Nicola Perini, presidente Confservizi Cispel Toscana, Marco Bianchini vice direttore generale di Sei Servizi ecologici integrati Toscana, Tommaso Colonna di Geoexplorer impresa sociale di San Giovanni Valdarno.

Hanno seguito l’evento da remoto Simonetta Paganini responsabile dei rapporti con associazioni Ue ed extra Ue, Cooperazione decentrata di Anci, associazione nazionale comuni italiani e l’avvocato Anton Salman, sindaco di Betlemme.

Pur essendo impossibilitati a partecipare all’appuntamento, hanno inviato il loro prezioso contributo video Rosa Maria Dragone, referente Aics per gli Enti territoriali, Iyad Aburdeuneh, direttore Jscswm Joint Service Council for Solid Waste Management e Giorgio Gori, sindaco di Bergamo. Anche Bergamo infatti ha presentato un progetto di cooperazione internazionale, finanziato con lo stesso avviso pubblico, avente come obiettivo la promozione e valorizzazione del settore agro-alimentare di Gerico, e che fra i partner progettuali, figura anche la Fondazione Giovanni Paolo II.

Momento significativo la videochiamata con padre Ibrahim Faltas, francescano di Terrasanta conosciuto in tutto il mondo, molto amico di San Giovanni e del Valdarno dove si è recato in visita più volte; è stato uno degli artefici del gemellaggio tra la città di San Giovanni Valdarno e Gerico.

“Siamo orgogliosi di essere l’Ente proponente nel progetto Bethlehem Green City in collaborazione con enti pubblici e partner progettuali, tecnici, operativi e locali e con un finanziamento dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo”, hanno dichiarato Valentina Vadi, sindaco di San Giovanni Valdarno e l’assessore alla cultura, ai gemellaggi e alle relazioni internazionali Fabio Franchi. “In questo modo possiamo, come Comune di San Giovanni Valdarno, riprendere le fila di un lavoro iniziato diversi anni fa e che ha consentito di sviluppare progetti di cooperazione significativi con la nostra città gemella, Gerico e con la Terrasanta, con la quale abbiamo un legame intenso e autentico. Il progetto che presentiamo ha come oggetto e obiettivo la sostenibilità ambientale, l’implementazione della raccolta differenziata dei rifiuti e la promozione dell’economia circolare nei territori palestinesi con cui siamo gemellati: temi peraltro non estranei al nostro operato, centrali come sono anche nella nostra azione amministrativa. Con questo progetto vogliamo dare il nostro contributo affinché lo possano essere, auspicabilmente con risultati concreti e percepiti, anche ai nostri ‘amici’ palestinesi. E’ questo, riteniamo, il vero senso di fare cooperazione, mettendo a disposizione anche un po’ delle proprie competenze per garantire sviluppo ed equa crescita per un popolo meno fortunato del nostro, al quale siamo legati da un rapporto ultradecennale di amicizia”.

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