DOPO QUASI un anno di stop, la discarica di Cannicci a Monte Antico apre di nuovo le sue porte al conferimento dei rifiuti. E’ arrivato qualche giorno fa infatti il dissequestro del modulo che il 27 giugno del 2017 andò a fuoco. La zona fu data alle fiamme durante la notte: a bruciare un’area di 73mila metri quadri di rifiuti urbani, che erano delimitati da un telone di coibentazione. Un incendio enorme che tenne impegnati i vigili del fuoco di Grosseto e Arcidosso per molte ore. Ad andare in fumo oltre un metro e mezzo di rifiuti da discarica (provenienti dalle Strillaie). A sostegno dell’ipotesi del dolo il fatto che la rete di recinzione dell’impianto fu trovata piegata proprio nel punto che delimita il modulo della discarica dove le fiamme si sono poi sviluppate. A quasi un anno di distanza, dopo lunghe e laboriose indagini, il modulo – l’unico dove ancora era possibile conferire i rifiuti - è stato riaperto e la discarica di Cannicci ha ricominciato a lavorare a pieno regime solo da qualche giorno. Una bella boccata d’ossigeno per l’azienda, che conta sette dipendenti, tra operai e amministrativi. Che in questi mesi hanno rischiato seriamente di dover usufruire della cassa integrazione. «Non abbiamo mai smesso di lavorare – ha detto Alessandra Biondi, sindaco di Civitella Paganico -. Abbiamo trascorso molti mesi tra manutenzione e nuovi lavori che andavano fatti. Grazie a tanti sacrifici siamo riusciti a ripristinare da soli il modulo bruciato. Ovviamente è stata dura – ha proseguito . Ma sono esperienze che ci serviranno per migliorarci». Riparte quindi il ciclo dei conferimenti da Strillaie. «Non è escluso – ha concluso Alessandra Biondi – l’arrivo di rifiuti da discarica anche da Arezzo e Siena. Credo che ci saranno dei percorsi di compensazione di altri impianti che sono sotto stress perché hanno in questi mesi accolto i rifiuti che a Cannicci non potevano essere conferiti».