Raee, meno rimborsi sui nuovi apparecchi

Con l'approvazione della legge europea 2018, votata dal Senato l'altro ieri, arrivano novità sui Raee (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) e anche sul trattamento di sfalci e potature. Per quanto riguarda i Raee, il provvedimento apporta alcune modifiche al decreto legislativo 49/2014 (il testo di riferimento in materia) che intervengono sui temi del monitoraggio e del finanziamento del sistema di raccolta e riciclo. A queste novità si aggiunge la modifica relativa all'apposizione del marchio del produttore. Sul primo fronte, per consentire lo snellimento del monitoraggio del tasso di raccolta effettuato dall'Ispra, i produttori e i terzi che agiscono in loro nome trasmettono a Ispra, annualmente e in modo gratuito, i dati sui Raee ricevuti da distributori, impianti di raccolta e trattamento e quelli oggetto di raccolta differenziata. Sul sistema di finanziamento dei Raee "domestici", invece, la modifica incide sull'articolo 23 del Dlgs 49/2014 e individua i meccanismi per assicurare un rimborso ai produttori, elaborati dal ministero dell'Ambiente, che sono assicurati solo per le Aee (apparecchiature elettroniche ed elettroniche) trasferite per l'immissione sul mercato estero. Scompaiono i rimborsi per le Aee avviate al trattamento al di fuori dei diversi sistemi collettivi previsti e costituiti perla gestione dei Raee. La modifica proposta incide anche sull'articolo 28 del Dlgs 49/2014 relativo al marchio del produttore. Ad oggi è consentita una eccezione specifica che esonera il produttore dall'apporre il marchio o il simbolo sull'Aee consentendogli di posizionarlo sull'imballaggio, sulle istruzioni e sulla garanzia dell'apparecchiatura. In esito alla modifica proposta, l'esonero sarà relativo solo al simbolo ma non al marchio, che quindi dovrà essere posizionato sull'Aee. La Legge europea 2018 delega il Governo ad adottare uno o più decreti per l'attuazione della direttiva 2018/849/Ue (di modifica la direttiva 2012/19/Ue) e che rapppresenta una delle disposizioni eurounitarie che costituiscono il cosiddetto "pacchetto" sull'economia circolare e che si focalizza sui Raee, oltre che a veicoli fuori uso e pile. Il Governo dovrà esercitare la delega legislativa nel rispetto, sostanzialmente, dei seguenti criteri: definire obiettivi di raccolta e riciclo/recupero dei Raee per i produttori; adeguare lo schema di responsabilità estesa del produttore alle novità contenute nella modifica alla direttiva sui rifiuti (2018/851/Ue), individuare misure di promozione e semplificazione per il riutilizzo delle apparecchiature elettriche ed elettroniche. Per quanto riguarda l'altro versante, l'articolo 20 della Legge europea 2018 modifica l'articolo 185, comma 1, lettera f) del Dlgs 152/2006 sulle esclusioni dalla disciplina sui rifiuti. Il tutto per sanare i molti problemi di compatibilità con la direttiva europea sui rifiuti 2008/98/Ce. La modifica varata dal Senato, però, ripropone il problema. A tacere del lessico, dove un «effettuati» riferito a «sfalci e potature» e non ad operazioni, vanifica il senso della disposizione, si ha che sono esclusi dal regime sui rifiuti anche quelli che derivano dalla manutenzione del verde pubblico dei comuni. Vale la pena ricordare che sfalci e potature devono essere non pericolosi e nelle aree ad alta densità di traffico non è un obiettivo semplice; la loro non pericolosità dovrà comunque essere sempre provata.

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