Gli abeti gettati nei cassonetti avranno presto nuova vita

Il recupero servirà alla rigenerazione del bosco e gli alberi verranno quindi utilizzati al posto di quelli che sarebbero stati acquistati. «Il verde cittadino ha bisogno di essere mantenuto - spiega il sindaco - non ci divertiamo a tagliare le piante ma ovviamente anche le piante invecchiano e diventano pericolose e in quel caso si provvede a ripiantarle. Gli abeti serviranno a questo scopo». Gli alberi potrebbero essere destinati alla Stima al Filetto.MASSA MARITTIMA. Gli abeti che finiscono nei cassonetti tornano a nuova vita grazie ad un lavoro svolto dal Comune tramite gli operatori di Sei Toscana. Dopo le festività natalizie sono tanti gli abeti che finisco tra i rifiuti: alberi che finito il loro scopo decorativo vengono gettati via. Uno spreco che il Comune di Massa Marittima ha voluto evitare mettendo in salvo gli alberi recuperati in giro per il Comune. «Vogliamo recuperarli - dice il sindaco di Massa Marittima Marcello Giuntini - gli alberi che sono in forze e che quindi sono salvabili verranno ripiantati». Nei giorni passati in molti nel Comune minerario si sono rivolti al servizio di ritiro ingombranti del gestore per disfarsi degli abeti. Gli alberi non sono però stati gettati ma sono stati portati in un punto di raccolta in vista della piantumazione. Lo stesso è stato per gli alberi che sono stati abbandonati di fianco ai cassonetti. «Gli operatori li raccolgono - spiega Giuntini - e li portano in un luogo concordato con i dipendenti comunali. Tramite i tecnici dell'Unione dei Comuni gli alberi verranno poi impiegati per la nuova piantumazione. Ovviamente non tutti sono salvabili ma alcuni hanno Non è la prima volta che il Comune di Massa Marittima si occupa di questo particolare recupero ma quest'anno gli abeti sono stati tanti e le nuove piantumazioni saranno probabilmente numerose. In ogni caso, al termine delle festività, se non ci sono le condizioni per piantare l'albero in giardino, è bene informarsi se ci sono presso il rivenditore, il Comune o il corpo forestale dello Stato centri di recupero, in modo da evitare di gettare via la pianta. 

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