Sei tende una mano a chi è meno fortunato

Un accordo nel nome dela solidarietà. Lo hanno sottoscritto Sei Toscana, l’azienda che gestisca la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti nella Toscana del Sud, insieme a Fondazione «Il Sole», Fondazione «Riconoscersi» e Fondazione «Futura», le Fondazioni della Toscana del sud che si occupano del «Dopo di Noi». Tutte sono legate da un filo comune: aiutare le persone con disabilità grave anche successivamente al venir meno delle figure genitoriali. Ieri mattina nella struttura di via Uranio a Grosseto è stata sottoscritta l’intesa, che prevede un sostegno economico triennale alle tre Fondazioni che operano nelle province di Arezzo (Fondazione Riconoscersi), Grosseto (Fondazione il Sole) e Siena (Fondazione Futura) per contribuire alla realizzazione dei progetti dedicati al «Dopo di Noi» rivolti a persone con disabilità psichica, intellettiva e relazionale. Alla firma erano presenti il presidente di Sei Toscana, Alessandro Fabbrini e Massimiliano Frascino, presidente della Fondazione Il Sole (in qualità di capofila). «Il protocollo rientra fra le azioni di responsabilità sociale di impresa promosse da Sei Toscana – ha detto Alessandro Fabbrini, presidente di Sei Toscana –. Uno degli obiettivi della società, infatti, è proprio quello di creare valore per il territorio in cui opera, sostenendo progetti sociali che aiutino le realtà già presenti a portare avanti il proprio lavoro. Siamo felici di poter dare il nostro piccolo contributo alle tre Fondazioni, a sostegno della loro impagabile attività, in linea con l’Sdgs 10: ridurre le disuguaglianze degli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030». Soddisfazione espressa anche dai presidente delle altre due Onlus. Che da tempo lavoravano, insieme a Massimiliano Frascino, a questo progetto. «Sei Toscana ha dimostrato una grande sensibilità verso il mondo della disabilità e soprattutto ha colto concretamente che la più grande sfida che le persone diversamente abili e le loro famiglie affrontano è quella del ‘Dopo di Noi’. Al di là del prezioso sostegno – afferma Fabio Lusini, presidente della Fondazione di partecipazione Futura Dopo di noi di Siena – il valore più grande dell’iniziativa è quello della vicinanza che l’azienda, i suoi dirigenti e i suoi dipendenti ci hanno mostrato. Speriamo che nel prossimo futuro si possano attivare ulteriori collaborazioni anche nel seno delle attività di welfare aziendale». «Le nostre tre fondazioni – sottolinea Mauro Conticini, presidente della Fondazione Riconoscersi di Arezzo – collaborano oramai da tempo, perché hanno capito che lo scambio di buone pratiche e il confronto sulle soluzioni concrete sono determinanti in un campo delicato come il nostro. Avere trovato un interlocutore di area vasta importante per la Toscana del Sud, come Sei Toscana, è un fatto molto rilevante che ci consente di ragionare in termini di sistema per dare risposte omogenee a un problema diffuso nelle nostre comunità, com’è quello del ‘Dopo di Noi’. Mi auguro che questo sia un esempio anche per altri interlocutori, perché è evidente che l’unione fa la forza». 

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