La Toscana plastic free salpa da Castiglione

La mattina di Ferragosto dalla darsena di Castiglione della Pescaia è partita la barca a vela di "Mare d'Amare", associazione sportiva noprofit nata per sensibilizzare su tutela ambientale e pericolosità dell'inquinamento da plastica, che si avvale della collaborazione del Comitato scientifico dell'associazione nazionale "Plastic Free odv onlus". L'imbarcazione navigherà per i prossimi 20 giorni per tutta la costa della Toscana con la precisa missione di sensibilizzare i vacanzieri sui temi dell'inquinamento e la tutela delle tartarughe marine. Erano presenti la sindaca Elena Nappi, la presidente di Mare d'Amare Sandra Alberganti e il segretario generale di Plastic Free Antonio Rancati.«Il Comune - ricorda la sindaca - ha cercato di contribuire nel porre rimedio a questa situazione già dal 1° gennaio 2019, quando abbiamo emesso, uno fra i primi Comuni in Italia, apposita ordinanza con cui si vieta la distribuzione di materiale plastico monouso su tutto il territorio comunale, diventando plasticfree". «Il nostro impegno - prosegue la prima cittadina - su questa criticità non si è mai arrestato e l'ultima iniziativa in ordine di tempo, intrapresa assieme all'associazione TartAmare, che si occupa di riabilitare e curare esemplari di tartaruga marina rinvenuti in difficoltà nelle reti dei pescherecci o spiaggiati, risale allo scorso 5 agosto quando, nell'area portuale, è stato inaugurato un prezioso infopoint, il terzo del nostro litorale dopo quello ubicato da anni nella green beach del litorale di levante e quello sulla spiaggia di Punta Ala». «Abbiamo in programma per il prossimo 29 settembre - anticipa Nappi - l'arrivo nel nostro porto di un drone che, con una profondità di almeno 30 centimetri e supportato da una videocamera con portata di 300 metri, opererà fino ad una distanza di 500 metri ininterrottamente e telecomandato lavorerà senza sosta fino a sei ore, prelevando fino 60 chili di materiale fra plastica, organico, vetro, carta e tessuti». «Castiglione - precisa la prima cittadina - con questo progetto innovativo che in Italia interesserà oltre a noi i porti di Genova, Venezia e Trieste, porta avanti questa battaglia contro l'inquinamento del mare avvalendoci anche di attrezzatura sempre più avanzata come i "Seabin" già presenti sia nella darsena Castiglione che nel porto di Punta Ala. I due cestini del mare che stanno svolgendo un lavoro egregio e significativo raccogliendo numerosi kg di plastica e microplastiche».

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