Abbandono dei rifiuti «Arrivano più ispettori»

Follonica

Sempre un tema di grande attualità e molto sentito quello sulla raccolta differenziata e - più generalmente - sulle regole da rispettare in termini di rifiuti. Un aspetto a cui l'amministrazione comunale di Follonica tiene molto, come ribadito più volte da palazzo civico. E a fare il punto della situazione è Mirjam Giorgieri, assessora alle politiche ambientali. «Da giugno a ottobre sono stati accertati 135 casi di violazione, per la maggioranza rilevati dalle telecamere posizionate e poi in parte minore attraverso le uscite e gli interventi degli ispettori ambientali sul territorio - afferma l'assessora -. Dei 135 casi riscontrati, quasi tutti risultano violazioni per abbandono di rifiuti ingombranti e sacchi lasciati per terra. In parte minore anche la mancata differenziazione dei rifiuti, perché viene sanzionato sia l'illecito più grave, che è quello di lasciare il sacco fuori dai cassonetti, ma anche coloro che non fanno la differenziata. Le sanzioni hanno interessato utenze domestiche, ma in maniera abbastanza importante anche attività imprenditoriali. La cosa più grave è che alcune sanzioni sono state elevate anche per immissione di rifiuti speciali insieme ai rifiuti urbani e questo è gravissimo da un punto di vista ambientale e può generare grandi danni sia alle nostre raccolte differenziate, perché ovviamente inquina tutto e soprattutto all'ambiente, perché, se materiali come calcinacci o eternit vengono sversati possono generare danni molto importanti».Quasi tutte le sanzioni, sono state fatte a persone residenti a Follonica, mentre le altre sono state comminate a persone o società che hanno sede in altri comuni della Toscana, fa sapere.«Questi numeri dimostrano in maniera chiara che il presidio del territorio è presente: perché comunque 135 sanzioni non sono poche - continua Giorgieri - Un'operazione che serve e conferma che dove ci sono le telecamere è diminuito nel corso delle settimane l'abbandono dei rifiuti e che dobbiamo continuare su questa strada per avere risultati sempre più soddisfacenti. A bilancio di questo report, sicuramente il servizio dell'ispettore ambientale lo confermeremo. Su come migliorare il servizio, c'è sempre l'incognita del limite che hanno le telecamere, che è quello di riconoscere le targhe, ma non il riconoscimento facciale, quindi risulta poco utile in città, dove nella maggior parte dei casi, l'immondizia si va a gettare a piedi. La telecamera di conseguenza risultano molto più utile in campagna, nelle zone industriali e artigianali, laddove invece, le persone e le ditte vanno in auto o con i mezzi di lavoro. Sicuramente - conclude l'assessora -: si può aumentare la presenza e le uscite degli ispettori ambientali, non certo delle telecamere...».

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