Sei "divorzia" da Cooplat e riprende i servizi ambientali

Una separazione consensuale. Annunciata da tempo. Si chiude il contratto tra Cooplat e Sei Toscana, dopo cinque anni di luci e ombre. Ieri a Grosseto c'era Marco Mairaghi, amministratore delegato di Sei Toscana, per incontrare i dipendenti e dettagliare la ripresa diretta del servizio di spazzamento e raccolta, gestito da Cooplat tra il 2015 e il 2019. Dal 7 gennaio 2020, infatti, i cosiddetti servizi ambientali, in provincia di Grosseto, non saranno più affidati alla cooperativa, che possiede ancora una quota di Sei Toscana. Nei mesi scorsi il consiglio presieduto da Leonardo Masi aveva deciso di non prorogare il contratto a Cooplat. Un accordo da circa 20 milioni. Il servizio svolto da Cooplat negli otto comuni del Grossetano era stato definito "antieconomico" anche da alcuni amministratori del territorio e proprio in forza di questo Sei Toscana aveva stretto i tempi per riprendere in mano la gestione diretta. L'effetto della mancata proroga sarà che i 180 dipendenti di Sei "girati" a Cooplat (per la gestione del servizio) e il parco automezzi torneranno alla casa madre. Nel corso dell'incontro con i dipendenti, nel deposito/piazzale di via Giordania a Grosseto, si è parlato anche delle lamentele degli utenti grossetani. Mairaghi è stato franco: «Ci sono diverse cose da aggiustare e si deve indubbiamente migliorare. La Maremma è un territorio che ci preme, che in estate fa vetrina, dove investiremo ancora».Anche i dipendenti, a dire il vero, sono contenti dello stop definitivo al contratto. Insomma, un passaggio che potrebbe rivelarsi indolore per tutti. Loretta Fantini (Rsu Sei Toscana) aspettava questo momento da tempo: «Torniamo all'azienda a cui tutti abbiamo sempre sentito di appartenere. È un passo indietro importante, molto positivo, dopo un lunghissimo periodo (cinque anni) in cui abbiamo stretto i denti, sofferto. Ora finalmente si intravedono le condizioni per lavorare al meglio. Non ci fermiamo qui, non faremo sconti a Mairaghi, ma siamo contenti di avere lui come interlocutore». I prossimi mesi serviranno per capire come e dove investire nella gestione del personale in rientro a Sei Toscana, che continuerà a lavorare sui servizi ambientali a Grosseto, Castiglione della Pescaia, Isola del Giglio, Capalbio, Monte Argentario, Orbetello, Magliano e Manciano.Mairaghi ha parlato anche di cassonetti intelligenti, ad accesso controllato, utilizzabili con una tessera tipo bancomat, la 6Card. Poi una battuta sulla cosiddetta "tariffa puntuale", sulla quale Sei Toscana è protagonista di un progetto europeo insieme al comune di Follonica. E sempre a proposito di innovazione, qualche settimana fa ad Ecomondo - la fiera internazionale della green economy - è stato firmato da Marco Mairaghi un importante accordo con quattordici aziende e centri di ricerca nazionali per promuovere ricerca e sviluppo nell'ambito dell'economia circolare. Insomma, in questa fase le nubi sembrano diradarsi. Resta invece fluida la situazione del capitale sociale di Sei Toscana. Estra, la società che punta ad avere più ruolo in Sei, dopo aver acquisito le quote di Ecolat punta all'8% di Cooplat.

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