«Il nostro obiettivo è quello di aiutare i pescatori a ripulire il mare e non incorrere in sanzioni quando riportano in banchina i rifiuti. Stiamo lavorando per rendere partecipi tutte le categorie e fin qui le risposte sono state molto positive». L'assessore alla presidenza della Regione Toscana, Vittorio Bugli, è convinto che questa sia una battaglia da vincere a tutti costi, per aiutare a ripulire il mare soprattutto dalla plastica. Il progetto Arcipelago Pulito 2.0 diventa così protagonista anche nella costa sud della Toscana, dopo che l'iniziativa era partita da Livorno, per un progetto sperimentale promosso dalla Regione Toscana e preso a modello dall'Unione Europea, dal Governo e dal Parlamento. Due gli incontri di Bugli ieri. A Porto Santo l'assessore regionale, al mercato del pesce, si è visto con Erasmo Quondam Vincenzo, vicesindaco con delega alla pesca, e con l'assessore Gianluca Gozzo, i comandanti Teofilo Traina dell'ufficio circondariale marittimo e Francesco Amendola dell'ufficio locale marittimo di Porto Ercole, e Giuseppe Tabani, direttore tecnico di Sei Toscana, oltre ai rappresentanti della categoria dei pescatori, di una delle più ampie flotte di pescherecci della Toscana. A Castiglione della Pescaia Bugli ha incontrato il sindaco Giancarlo Farnetani e la vice Elena Nappi, il comandante della Guardia costiera locale Roberto Penta, e Carlo Becatti, responsabile gestione commerciale Sei Toscana e i rappresentanti dei pescatori della flotta di Castiglione. Dopo la sottoscrizione del protocollo di intesa firmato l'11 novembre a Firenze dai comuni coinvolti insieme al Ministero dell'Ambiente, al Parco nazionale dell'Arcipelago e da Legambiente, è il momento di rendere operative le intese.Con solo sei pescherecci per il primo protocollo di "Arcipelago pulito" sono stati raccolti circa 18 quintali in sei mesi. «La Regione ha capito che si deve colmare un vuoto normativo - spiega Bugli - I pescatori hanno sempre rischiato riportando in banchina i rifiuti, una cosa assurda». I costi di smaltimento adesso non ricadranno solo sui comuni ma sulla Regione; il mare è di tutti. «La richiesta alla Regione è anche quella di intensificare il lavoro a monte - ha detto Bugli - ovvero nei fiumi e sulle spiagge. Abbiamo assicurato il massimo impegno e possiamo già annunciare che dalla prossima stagione, grazie anche al contributo dei consorzi di bonifica, Legambiente, Anci e delle associazioni che si occupano di ambiente, implementeremo il progetto Spiagge pulite e promuoveremo altre buone pratiche di rispetto ambientale».