Inizia mercoledì e per tre giorni, a Castiglione della Pescaia, si terrà il summit del G20 spiagge: è l'incontro fra le più importanti stazioni balneari d'Italia, alla sua seconda edizione. Il G20s (più sei toscane invitate) è un meeting fra gli amministratori, tecnici e autorevoli esponenti economici del settore, che riempiranno la cittadina costiera carichi soprattutto di proposte e idee. Ad organizzare la seconda edizione del G20s è stato il sindaco Giancarlo Farnetani, che dopo l'invito a Bibione sede del primo G20s dello scorso anno, ha subito intuito la forza di riunire chi fa dell'accoglienza e del turismo lo stile di vita e promuove l'economia del suo territorio. E ha messo in moto la macchina, ricevendo ampi consensi e richieste di presenziare, che ancora oggi stanno arrivando. Sindaco, ormai siamo alla vigilia del summit che porterà a Castiglione molte persone del settore. Che G20s sarà la seconda edizione? «Sarà sicuramente un momento di confronto importante. Di per se è già stato un obbiettivo raggiunto aver messo il nostro territorio al centro dell'attenzione di un'iniziativa importante come il G20 spiagge. I rapporti con gli altri sindaci, diventati anche amici, dopo il summit dello scorso anno non si sono mai fermati. Abbiamo fatto incontri e ci siamo sentiti spesso. Ora a Castiglione tireremo le somme, con i tanti tavoli di lavoro che abbiamo preparato». Il turismo e l'accoglienza sono di fatto una delle fonti primarie di reddito di un paese come quello castiglionese: quali le strategie per il futuro per aumentare o anche mantenere i livelli di presenze? «I Comuni che lavorano ogni estate sulle coste attirano oltre 70 milioni di persone, tra vacanzieri italiani e turisti stranieri. Una parte decisiva del Pil, senza contare ovviamente le città d'arte. Per questo il G20s è un momento di condivisione e confronto, per definire un protocollo e costruire un sistema che abbia a cuore uno sviluppo sostenibile del turismo balneare italiano. È una sfida che vogliamo e dobbiamo vincere insieme, scambiandoci le informazioni e confrontando le azioni che negli anni sono state sperimentate. Il G20s è di fatto l'élite delle migliori spiagge italiane, ma solo l'unione fa la forza. Trovare le soluzioni giuste è fattibile solo attraverso un percorso di condivisione: dove nessuno si sente assoluto protagonista, ma partecipa a concorrere a trovare le idee vincenti».È stato difficile organizzare un evento del genere?«Al di là dell'aspetto puramente logistico, dove abbiamo coinvolto il villaggio di Riva del Sole, più che adatto ad ospitare eventi del genere in una cornice immersa nel verde e nella pineta, è stato decisivo avere la collaborazione di tante strutture, che hanno capito anche loro l'importanza di cosa significa organizzare un meeting del genere. Per tutti sarà un biglietto da visita da sbandierare». E il sindaco invece cosa si aspetta?«Tanti risultati concreti. Mettere a sedere menti valide che sanno come fare marketing e prevedere le dinamiche del turismo in particolare, è la vera sfida. Sottoscriveremo con Enit il primo protocollo per la promozione del turismo balneare. E poi stiamo lavorando per preparare un incontro a Bruxelles con i responsabili, per discutere della direttiva Bolkestein sulle spiagge: un altro argomento forte che interessa tutti i soggetti coinvolti nel G20s».