Con soffione o manica meccanica Ecco come ripuliamo le strade

Grosseto

Ricadono sulle spalle degli operatori di Sei Toscana gli effetti dei comportamenti incivili di molti cittadini che - soprattutto da quando è cominciata la Fase 2 dell'emergenza sanitaria da coronavirs - abbandonano mascherine protettive e guanti monouso: sui marciapiedi, per strada, nei parchi pubblici e nei giardini e finanche alle uscite dei supermercati nonostante qui i portarifiuti o i classici cassonetti siano sempre a portata di mano; tant'è che a volte pare quasi che il cittadino faccia fatica a compiere qualche passo in più per gettarli via, correttamente, nei cestini. la raccolta: per strada e nel verde È da quando è scoppiata la pandemia che gli operatori di Sei Toscana si muovono in strada tutti "bardati": durante i servizi di lavaggio e di spazzamento delle strade già - di norma pre Covid-19 - erano dotati di visiera e mascherina e ad oggi sono ancor più protetti. I dispositivi di protezione individuali gettati - senza vergogna - qua e là per strada non vengono raccolti a mano dagli operatori, specifica Sei Toscana: non vengono insomma "raccattati"; quando gli addetti scendono dal mezzo muniti di soffione o di altri strumenti da lavoro per raccogliere la sporcizia, le eventuali mascherine e gli eventuali guanti vengono accantonati nei mucchietti insieme ai rifiuti di piccolo calibro (cartacce, lattine, bottiglie, mozziconi di sigaretta...) in attesa del passaggio del mezzo spazzatore. Nelle are verdi - nei parchi, nei giardini, nelle aiuole - e laddove non viene utilizzato il soffione, si procede diversamente: gli operatori prelevano mascherine e guanti con le cosiddette maniche meccaniche e infilano il tutto in un sacchetto, con la stessa modalità con cui vengono tolte le siringhe. la geografia della vergogna È tastando il polso a capi-squadra e operatori - lo ha fatto Sei Toscana per il Tirreno - che si scopre quali sono le zone rosse delle città a più alto tasso di abbandono di mascherine e guanti: nel centro-città, nei parchi, nelle aree adiacenti ai supermercati dove è incontenibile la concentrazione di "guantini", confermano gli operatori di Sei Toscana, come rilevato anche dall'assessorato all'ambiente del Comune. È un aggravio di lavoro per gli addetti? Sì, lo è come lo è - fino a 10-20 minuti in più a secondo della zona - il dover ripulire le strade da mozziconi di sigaretta, lattine, cartacce. ai cittadiniSei Toscana ricorda che mascherine e guanti devono essere gettati nei rifiuti indifferenziati, come ha indicato l'Istituto Superiore della Sanità e ha previsto un'ordinanza della Regione Toscana. È assolutamente errato, per esempio - dettaglia Sei Toscana - gettare i guanti nei raccoglitori dedicati alla raccolta della plastica. 

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