Arriva il grande fratello dei rifiuti

L'inciviltà, di abbandonare i rifiuti fuori dai cassonetti dell'immondizia o dalle apposite area di smaltimento, a Montepulciano ha i giorni contati. Infatti, a breve, entrerà in funzione un sistema di controllo con telecamere caci per scoraggiare o stroncare questo malcostume, in particolare nel-le zone dove tali gesti so-no facilitati dalle condizioni ambientali. La nuova tecnologia potrà essere utilizzata anche per contrastare il deprecabile comportamento di chi, nei centri abitati, utilizza i cestini di cortesia che han-no ben al-tra destina-zione, per liberarsi dei sacchetti contenti rifiuti. Il rischio di essere identificati e sanzionati dovrebbe funzionare come deterrente; chi invece finirà nell'occhio della telecamera sconterà le conseguenze del caso. Natural-mente, spiega la nota del Comune, gli occhi elettronici saranno piazzati in ossequio alle norme sul rispetto della privacy e il controllo sul conferimento dei rifiuti è comunque affidato alla polizia municipale. Nel comune di Montepulciano sono attive due grandi aree di raccolta rifiuti controllate, una al ca-poluogo in località Valar-degna e l'altra a Montepul-ciano Stazione nella zona della Ferrovia, dove è pos-sibile conferire gratuita-mente diversi tipi di rifiu-ti: dagli elettrodomestici, agli sfalci e potature dei giardini, ai mobili e finan-che piccole quantità di re-sidui di manutenzioni de-gli edifici abitativi. C'è poi sempre il numero verde 800 127 484 e prenotare il ritiro gratuito a domicilio. Questi comportamenti de-precabili, come detto, hanno spinto il Comune di Montepulciano ad avva-lersi di strumenti più efficaci che monitoreranno l'inte-ro territorio comunale, pronte a rilevare le infra-zioni alle quali seguiran-no, come prevede la legge 152/2006 e inasprita nel 2010, multe che vanno dai 300 ai 3.000 euro e in alcu-ni casi potrebbe seguire anche una denuncia pena-le. Il comportamento riguar-da una ridottissima parte dei cittadini, ma questi at-ti gettano comunque di-scredito sull'intera comu-nità, provocando danni al patrimonio collettivo. Del resto, nonostante i con-trolli e la frequenza con la quale vengono svuotati i cassonetti e fatta la rac-colta differenziata a mano nel centro storico, è fin troppo facile approfittare della tranquillità di zone meno frequentate per la-sciare rifiuti dove non si dovrebbe o addirittura nella pace assoluta di bo-schi e campagne, per sca-ricare nella natura, ciò di cui non si ha più bisogno.

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