LA RACCOLTA differenziata è diventata un’abitudine quotidiana, anche se ha ancora molta strada da fare nel nostro Paese. Infatti non in tutte le città viene svolto tale servizio, e anche se le modalità di svolgimento e le finalità differiscono da regione a regione. Ci sono tanti tipi di raccolta, tra i quali:la raccolta stradale; la raccolta porta a porta; la raccolta multimateriale. Lo scenario italiano ha, secondo i dati di Openbilanci del 2012, una spesa procapite, per lo smaltimento dei rifiuti nei maggiori comuni italiani, di 164 euro. Detenendo il record nazionale, Roma ha speso 276 euro a cittadino. Tuttavia, pur persistendo molteplici criticità nello smaltimento dei rifiuti e nella gestione delle discariche, la tendenza generale è di investire in Italia nella raccolta differenziata, in particolare nel sistema porta a porta, l’unica modalità che garantisce una buona percentuale di raccolta e una altrettanto buona qualità dei materiali recepiti. Riguardo Grosseto, invece, il Comune è pronto ad una rivoluzione per quanto riguarda il settore dei rifiuti. L’amministrazione del sindaco Vivarelli Colonna sta valutando, infatti, un ritorno alle origini per quanto riguarda la gestione dei rifiuti con l’eliminazione del servizio «porta a porta», con un ritorno ai classici cassonetti. Si sta di valutando di mettere bidoni che vadano a premiare il cittadino virtuoso, ovvero ognuno potrà buttare i propri rifiuti solo in un apposito bidone, nell’isola ecologica, attraverso la tessera sanitaria, o una scheda tecnologica che, come afferma Simona Petrucci, assessore comunale all’Ambinte, registrerà l’operato del cittadino, predisponendo per i più virtuosi degli incentivi, per esempio sotto forma di sconto sull’imposta da pagare. Per quanto riguarda le scuole, si stanno attuando progetti e modifiche al suo interno, iniziando dalla sostituzione dei cestini in set di contenitori per la raccolta differenziata, differenziando, appunto, il tipo di materiale che vi viene gettato al suo interno a seconda della propria natura.