Nastri e carrelli trasportatori e visori ottici che separano in modo automatizzato i materiali: sono solo alcune delle innovazioni tecnologiche grazie alle quali l’impianto Le Cortine, di Sienmambiente, diviene il modello di impianto di riciclo in Toscana, un unicum nel panorama nazionale per il riciclo del rifiuto urbano. Ieri l’inagurazioone del nuovo impianto – al termine di 18 mesi di lavori –, che, con le più moderne tecnologie di trattamento delle raccolte differenziate e la realizzazione ex novo di un biodigestore, ha visto l’investimento di 44 milioni di euro. Il risvolto sul piano delle attività è l’abbattimento del conferimento in discarica, dal 20 al 5%.Con la nuova sezione di digestione anaerobica, dai rifiuti organici provenienti da raccolta differenziata verrà prodotta una quantità di biometano, da immettere in rete, corrispondente al fabbisogno di 1.800 famiglie. Un contributo concreto all’economia circolare che porterà benefici ambientali in termini di riduzione di gas climalteranti per un risparmio complessivo annuo di 102.420 t di CO2, equivalente all’assorbimento di un bosco di oltre 40 ettari. Nell’impianto è installato anche un sistema di cattura dell’anidride carbonica che ha ottenuto la certificazione per usi alimentari della CO2 estratta.Dopo la presentazione dei lavori di revamping illustrati da Tiziano Scarpelli e Alfredo Rosini, presidente e amministratore delegato di Sienambiente, si è tenuta la visita dell’impianto; e il direttore tecnico Fabio Menghetti ha mostrato le nuove linee di trattamento a partire dalla moderna sezione denominata Re-mat.L’impianto tratterà 41mila tonnellate l’anno di rifiuti biodegradabili, la cosiddetta forsu (frazione organica dei rifiuti solidi urbani), proveniente dalla raccolta differenziata della provincia di Siena. Questi rifiuti, grazie al processo di biodigestione anaerobica, verranno utilizzati per la produzione di circa 2,5 milioni di Nm3 l’anno di biometano. Alla fine del processo di biodigestione anaerobica il materiale sarà utilizzato per la trasformazione in compost di qualità (12mila tonnellate l’anno) per l’utilizzo in agricoltura. Questa nuova sezione è allestita completamente in un ambiente chiuso, in modo tale da garantire un miglioramento sull’efficacia del processo e delle sue emissioni climalteranti e odorigene. La nuova e moderna linea di trattamento Re- Mat (recupero di materia), gestirà 25mila tonnellate l’anno di multimateriale e altrettante di carta e cartone incrementando le quantità di riciclo. Potenziato anche il recupero di materia della parte indifferenziata, dalla quale verranno estratte plastica, vetro e metalli portando la percentuale di riciclo dell’indifferenziato del 3% degli attuali impianti al 20%. E’ prevista inoltre la riduzione dei conferimenti in discarica, che passeranno dal 20% attuale al 5%, aumentando anche le possibilità di recupero energetico da effettuare nel termovalorizzatore di Foci.«Nel progetto realizzato - il commento del presidente Tiziano Scarpelli – si sono concretizzati l’aumento del riciclo, la riduzione delle emissioni e la creazione di 20 nuovi posti di lavoro, che fanno salire a 50 unità il personale impiegato». «Con un investimento di oltre 40 milioni di euro, uno dei più considerevoli nei servizi pubblici - aggiunge l’amministratore delegato Alfredo Rosini –, Le Cortine presenta grandi novità, come il recupero di materia dai rifiuti indifferenziati e la cattura di CO2 a fini alimentari. Siamo riusciti a realizzare un impianto che una volta a regime avrà costi gestionali allineati a quelli della precedente configurazione, in modo da lasciare invariate le tariffe al cittadino».