Progetti sui rifiuti 400 milioni dal Pnrr

Mentre è stato prorogato il termine della presentazione delle offerte (31 marzo) per il nuovo piano dei rifiuti della Toscana, la Regione ha risposto ai bandi del ministero della Transizione ecologica, presentando 145 progetti per un valore di 407,8 milioni di investimenti sul trattamento dei rifiuti e l’economia circolare. La Regione deve ora attendere il risultato dei band. Per l’Ato Centro proposti due nuovi impianti: un digestore anaerobico per il trattamento della frazione biologica dei rifiuti, costo 28,5 milioni, nel comune di Rufina (Firenze) al posto dell’inceneritore chiuso da anni. L’altro selezionerà la carta e il cartone provenienti dalla raccolta differenziata, costerà 12,5 milioni e sarà realizzato alla periferia di Pistoia. Previsti anche 11 centri di raccolta per rifiuti ingombranti, la sostituzione dei vecchi contenitori e 2,5 milioni per speciali mezzi ecologici per la raccolta rifiuti. L’Ato Costa ha presentato 70 progetti per complessivi 193 milioni: da quelli per l’infrastrutturazione del territorio, ai centri di raccolta-riuso, alle compostiere di comunità, alla digestione anaerobica con la produzione di biometano, alla valorizzazione degli imballaggi, alla gestione dei materiali assorbenti e dei rifiuti tessili. L’Ato Sud ha proposto 18 progetti che prevedono l’acquisto di contenitori ad accesso controllato per un investimento di 19,8 milioni, sei progetti per l’installazione di isole ecologiche interrate (6,6 milioni), 11 nuovi centri di raccolta, sei adeguamenti previsti di centri già esistenti (7,3 milioni) e sette nuovi impianti per 100,6 milioni (tre digestori anaerobici, una linea di trattamento di multimateriali, un impianto di selezione di imballaggi cellulosici, un separatore di vari materiali riciclabili e dell’ammodernamento di un impianto di compostaggio). «Attendiamo fiduciosi l’esito dei bandi nazionali, ma tengo a precisare che contiamo comunque di finanziare e realizzare tutti i progetti che abbiamo in cantiere per un salto di qualità del nostro sistema», ha detto l’assessora all’Ambiente Monia Monni.

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