«I rifiuti fuori orario costano 1,5 milioni»

«Il sistema di raccolta dei rifiuti porta a porta costa all'amministrazione comunale un milione e mezzo di euro. Il motivo principale? Il mancato rispetto degli orari di deposito dei sacchi da parte dei cittadini, che costringe il gestore Sei Toscana a fare le gite sette giorni su sette». Così l'assessore all'Ambiente Silvia Buzzichelli, rispondendo all'interrogazione di Vanni Griccioli (Per Siena) sul Piano di raccolta differenziata porta a porta in centro e gli interventi di controllo e verifica delle violazioni per l'abbandono di oggetti ingombranti e spazzatura in orari non consentiti. «Il servizio nelle modalità in cui è strutturato, fatta eccezione il Terzo di Camollia, dove è in atto la sperimentazione con la frazione organica da oltre un decennio, prevede il ritiro dell'indifferenziato dal lunedì al sabato e dal lunedì alla domenica per le utenze non domestiche ha spiegato l'assessore -. Pertanto il gestore è presente quotidianamente con in mezzi, oltre a dover ripassare a causa delle esposizioni fuori orario che rendono costoso il porta a porta». E ancora: « E' in corso la progettazione della riorganizzazione del servizio nel centro storico per le utenze domestiche e non e, dal momento che il gestore ha ritenuto poco complete e informazioni recepite dal questioAppello dell'assessore all'Ambiente Buzzichelli a rispettare le regole sul porta a porta nario dato ai commercianti nel 2020, Sei Toscana sta somministrando i sondaggi per avere i dati su cui impostare la riorganizzazione ha ricordato la Buzzichelli Il rammarico è quello di aver saputo solo dopo un anno e mezzo che le informazioni raccolte non erano sufficienti, nonostante i continui solleciti all'Ato e al gestore medesimo». Infine, sull'attività ispettiva: «Dal primo gennaio al 31 ottobre sono stati eseguiti un totale di 110 turni di ispezione di 6 ore e, per ognuno, sono stati impiegati due ispettori ambientali. La videosorveglianza ha riscontrate 685 situazioni non conformi nei primi dieci mesi dell'anno elevando 470 sanzioni (412 per utenze domestiche e 58 per utenze non domestiche) da 47mila euro». 

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