Differenziata in crescita in tutti i Comuni valdarnesi ma il 70 per cento è lontano

Cresce la raccolta differenziata un po' in tutti i comuni del Valdarno: questo l'anda-mento che emerge da dati ufficiali relativi al 2018. Senza la benché minima ombra di dubbio si tratta di una buona notizia, specie se si tiene conto che negli ultimi anni era stato il segno meno ad essere quello maggiormente ricorrente, con un 2016 tragico. L'altra faccia della medaglia e che però sono solo due i comuni che hanno superato la soglia simbolica del 50%, il che indica che il lavoro da fare, sia in termini di sensibilizzazione dei cittadini che per migliorare o perfezionare le modalità di raccolta è ancora consistente. Al primo posto della classifica dei comuni che differenziano di più si colloca il comune di Castelfranco Piandiscò, che ha esteso la raccolta porta a porta su tutto il territorio e fissato il dato al 61.59% (+2.52% rispetto al 59.07% del 2017). Un buon risultato è quello messo a segno da Terranuova, che raggiunge un 59.64%, seconda migliore performance della vallata (+0.89 % rispetto 55.75% registrato l'anno precedente. Con un +1.35% e il 44.41% (dal 41.06% % precedente), guadagna la terza piazza Loro Ciuffenna, mentre ai piedi del podio si colloca la Latrina Pergine, che piazza l'incremento maggiore di tutta la vallata (+4.22%) e sale dal 37.44% al 41.66%). La raccolta differenziata a Montevarchi ha registrato un aumento del'1.10% raggiungendo quota 40.52% (39.42% nel 2017), mentre restano quasi stabile Cavriglia, in diminuzione dal 39.98% al 39.97% e San Giovanni, in crescita dal 39.11% al 39.17%. Fanalino di coda Bucine che lascia sul terreno i 2,78% e dal 39.30% scende al 36.52%. A Montevarchi e San Giovanni si guarderà con attenzione a quelli che saranno i numeri relativi al 2019, dopo l'introduzione dei cassonetti per la raccolta puntuale. In attesa di dati ufficiali, quelli ufficiosi relativi alla città del Marzocco, dove fra la fine febbraio e l'inizio di marzo ha preso avvio tale modalità di raccolta, parlano per i primi sei mesi dell'anno di una percentuale di poco inferiore al 45%. Tutti sono lontani da quel 70% fissato come obiettivo dalla Regione Toscana, dove nel 2018 la raccolta differenziata ha segnati un + 2.2% rispetto al 2017, arrivando ad una media regionale del 56%.

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