Centotrentamila pannelli da riusare L’impianto che recupera terre rare

Il primo impianto in Toscana – soltanto altri due in Italia - di recupero dallo smaltimento e avvio al riciclo di pannelli fotovoltaici: l’innovazione arriva in seno a Sienambiente, grazie ad un investimento di 3,5 milioni di euro da parte di Semia Green (partecipata da Sienambiente al 49% e per il 51 da Iren). Un impianto, operativo già a fine 2024, in cui saranno trattati 130mila pannelli all’anno, fino ad un milione di tonnellate di materiale da lavorare secondo la previsione nel 2035: il pannello fotovoltaico sarà riciclato al 95%, con riutilizzo dei suoi materiali pregiati, ovvero vetro (75%), alluminio, plastica, silicio e rame. Un’opportunità ambientale e occupazionale, con l’assunzione di 15 dipendenti. Sono appena partiti i lavori per la realizzazione dell’innovativo impianto di riciclo che sorgerà nell’area industriale di Rapolano Terme. Era il 2004 quando partiva in Italia l’installazione dei primi pannelli che andavano a carpire l’alternativa energia solare; a distanza di 20 anni, ciclo minimo di vita prima dell’usura di questi strumenti, è arrivata la necessità di ‘smaltire’ i pannelli obsoleti, destinati finora alla discarica. Di qui l’idea di avviare a riciclo i pregiati componenti, con beneficio ambientale ed opportunità economica. Semia Green, tra le prime aziende in Italia, ha proposto di gestire queste grandi quantità di manufatti che nel Senese tornano a nuova vita, in ottica circolare.«E’ un progetto che ha una grande valenza ambientale – sottolinea Tiziano Scarpelli, presidente di Sienambiente e Semia Green -, perché daremo una seconda vita a materiali da riutilizzare per produrre nuovi beni di consumo senza andare a prelevare nuove materie prime vergini». «Rame e vetro recuperati sono direttamente utilizzabili – spiega l’amministratore delegato Alfredo Rosini -, il silicio è utilizzabile come inerte, per fare strade ad esempio e in parte per l’estrazione di argento, l’alluminio ha grandissima richiesta sul mercato. Si tratta di un vero e proprio processo di economia circolare». Ideatore dell’iniziativa industriale è Fabio Menghetti, direttore tecnico di Sienambiente: «Il ciclo di vita di un pannello è minimo di 20 anni, pertanto oggi abbiamo dovuto pensare allo smaltimento. Il processo virtuoso realizzato in questo impianto è molto semplice quanto efficace, andando a recuperare il 95% dei materiali, estratti e suddivisi, grazie ad una tecnologia, macchinari meccanici, che non producono scarti e non impattano sull’ambiente. La costruzione dell’impianto giova di finanziamenti Pnrr e avrà uno sviluppo esponenziale nel tempo, per quantità e qualità del prodotto riciclato». L’impianto è in costruzione a Rapolano Terme, in località Sentino, all’uscita di Serre sulla Siena-Bettolle, in un’area verde individuata dal Comune, a cui si devono i necessari adeguamenti urbanistici. «Siamo molto contenti per aver dato, grazie a un progetto di economia circolare, un contributo allo sviluppo dell’area – precisa il sindaco Alessandro Starnini -. Si tratta di una grande opportunità per il nostro territorio anche sotto il profilo occupazionale perché oltre ai dipendenti diretti dell’impianto dobbiamo considerare il positivo impatto di cui potranno beneficiare le aziende che operano nell’indotto. Questa iniziativa ci caratterizza come un’area industriale che guarda al futuro».La realizzazione dell’impianto prevede due fasi di sviluppo: entro la fine del 2024 verrà attivata una prima sezione di lavorazione; nel 2027 entrerà in funzione la seconda linea.

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