È lotta più aperta che mai a Sansepolcro sul versante dei rifiuti e soprattutto nei confronti delle cattive abitudini di alcuni cittadini. L’amministrazione preannuncia un ulteriore inasprimento: «Se non bastano le azioni di educazione e sensibilizzazione portate avanti, è necessario muoversi anche in altre direzioni – ha dichiarato l’assessore Gabriele Marconcini – e per questo motivo, visto il persistere degli abbandoni dei rifiuti fuori dai cassonetti, abbiamo deciso di potenziare il controllo attraverso le fototrappole e la videosorveglianza mobile». L’informazione girata ai biturgensi è molto chiara, così come la novità messa in pratica: il funzionamento di venti fototrappole fisse (controllate a turno e «sbobinate» dagli ispettori ambientali di Sei Toscana) e della E-Killer, cioè della telecamera mobile acquistata e gestita dalla polizia municipale, che nel frattempo ha elevato anche qualche sanzione pecuniaria. «La E-Killer ci consente di monitorare ogni volta aree diverse, anche in base alle segnalazioni – continua l’assessore – e i primi frutti già si vedono perchè abbiamo già individuato alcuni cittadini nel momento dell’abbandono dei rifiuti. Non è tuttavia una buona notizia. La tutela del decoro deve passare dal senso civico di tutti noi ma laddove non sia sufficiente, non possiamo lasciar correre. La situazione permane inalterata nel suo complesso e se quindi abbiamo deciso di dare un ulteriore giro di vite non è per spirito puramente repressivo, quanto perché abbiamo investito molto su rifiuti e ambiente e vogliamo arrivare a fine legislatura con un risultato importante: portare la quota di raccolta differenziata a un buon 50%. La visione delle immagini aiuterà a scovare chi non tiene comportamenti regolari, ma anche a fare chiarezza su altri, perché spesso si parla di abbandono degli scarti quando poi, vedendo attentamente, non sta proprio così». Il monitoraggio della situazione: polizia municipale e Sei Toscana si stanno concentrando su determinate zone del territorio comunale nelle quali le criticità sono evidenti, come accaduto per esempio giorni addietro, quando in prossimità di un contenitore è stata trovata una lavatrice in disuso. «Ecco perché prima di emettere le sanzioni verifichiamo sempre con cura le singole situazioni, così da poter evitare eventuali ricostruzioni equivoche» conclude Marconcini.