Pensione più facile (e più vicina) per chi svolge lavori "pesanti". L'anno scorso professioni e mestieri gravosi erano 11; quest'anno sono 15:, quattro in più. E godono, per legge, di agevolazioni ai fini pensionistici.La Finanziaria 2017 (legge numero 232 del 2016) ha introdotto la categoria dei lavori gravosi, inserendo in questa lista 11 professioni considerate faticose e pesanti per chi le svolge. Con la legge di bilancio in vigore dal 1° gennaio 2018 il numero di queste professioni è salito a 15, appunto. I benefici per questi lavoratori sono in sostanza di due tipi. Da una parte il blocco dell'innalzamento automatico dell'età pensionabile all'aspettativa di vita certificata dall'Istat, che dal 1° gennaio 2019 scatterà a 67 anni: lo "sconto" riconosciuto equivale a 5 mesi. Quindi, con determinati requisiti questi lavoratori andranno in pensione a 66 anni e 7 mesi invece che a 67 anni. L'altro beneficio, attivabile sempre a determinate condizioni fissate dalla legge, riguarda gli anticipi pensionistici e la cosiddetta Ape sociale (ne parliamo nell' articolo a fianco): un'indennità a carico dello Stato corrisposta fino al raggiungimento dell'età prevista per la pensione di vecchiaia. I LAVORI GRAVOSISono 15 in tutto. Le prime 11 professioni sono state introdotte dalla finanziaria 2017: gli operai dell'industria estrattiva, dell'edilizia e della manutenzione degli edifici; i conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni; i conciatori di pelli e di pellicce; i conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante; gli autisti di mezzi pesanti e camion; il personale delle professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni; gli addetti all'assistenza di persone in condizioni di non autosufficienza; gli insegnanti della scuola dell'infanzia ed educatori degli asili nido; i facchini, addetti allo spostamento merci e assimilati; il personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia; gli operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti. LE NOVITÀ 2018Dal 2018 ulteriori 4 attività sono considerate gravose per legge: gli operai siderurgici di prima e seconda fusione e i lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature; gli operai dell'agricoltura, zootecnia e pesca; i pescatori della pesca costiera, in acque interne e in alto mare, dipendenti o soci di cooperative; i marittimi imbarcati a bordo e il personale viaggiante dei trasporti marini e in acque interne.BLOCCO ETÀ PENSIONABILEPer i lavoratori di queste 15 categorie è disposta l'esenzione dall'aumento dell'età pensionabile, a condizione di aver aggiunto un minimo di 30 anni di contribuzione e di non risultare titolare, al momento del pensionamento, dell'Ape sociale. Dunque questi lavoratori potranno continuare ad accedere alla pensione di vecchiaia con 66 anni e 7 mesi invece che 67 anni (dal 2019). PENSIONE ANTICIPATAChi svolge un lavoro gravoso ha la facoltà di ritirarsi con la pensione anticipata al raggiungimento di 41 anni di contributi a prescindere dall'età anagrafica, a condizione però di vantare almeno 12 mesi di lavoro effettivo prima del 19° anno di età. E, in particolare, per rientrare in questo e nell'altro beneficio dell'Ape sociale, le mansioni gravose dovranno risultare svolte per almeno 6 anni negli ultimi 7; oppure per almeno 7 anni negli ultimi 10 antecedenti il pensionamento. OPERAI AGRICOLI E ZOOTECNICIPer questa specifica categoria c'è un'ulteriore agevolazione per soddisfare i benefici di pensione anticipata e Ape sociale: vale a dire basteranno 156 giornate lavorate ogni anno perché l'annualità di lavoro gravoso sia considerata "intera" senza che il periodo di disoccupazione agricola comporti l'esclusione dal beneficioVINCOLO DI BILANCIOL'accesso ai benefici di pensione anticipata e Ape sociale è legato alle risorse a disposizione dello Stato: nel caso i fondi risultassero insufficienti all'accoglimento di tutte le domande in possesso dei requisiti previsti dalla legge, l'Inps comunicherà, in esito a una procedura di monitoraggio, il posticipo della data di decorrenza del beneficio.