LA MAPPA degli stand in una mano e la cartellina dei curricula nell’altra. Tutti vestiti ‘a puntino’, giacca di rigore, perché il primo approccio è importante e l’aspetto come l’abito ‘fa il monaco’. Ci sono stand con file ordinate e lunghissieme, le sedie sono quasi ovunque occupate. Emozioni e interessi in gioco sono palpabili nell’aria. Oltre un migliaio di giovani, freschi laureati e laureandi, ha invaso ieri il palazzo del rettorato dell’Università di Siena per carpire l’occasione del career day. «Sto per laurearmi in farmacia – dice Elisa Burruano, siciliana, in coda allo stand di Pharma Integration –. Sono qui per Gsk, ma anche per realtà che non conoscevo e mi sembrano interessanti. Sono aperta a qualsiasi sfida, come lo è la mia generazione: ci allontaniamo da casa per studiare prima e lavorare poi. Sempre disponibili a fare esperienze». Quest’anno sono 62 le aziende partecipanti, più una decina di enti di orientamento e agenzie del lavoro. Ci sono gli habitué e nomi noti, Pramac, Aubay, Alleanza assicurazioni, Adecco, Marchesini Group, Gsk; le banche, Mps, Mediolanum, Bnp Paribas, Chiantibanca; tanti operatori delle scienze della vita; c’è anche Estar, azienda che fa acquisti e seleziona personale per la sanità pubblica. Cristiana Starnotti e Virginia Simonelli sono laureande di scienze della comunicazione alla ricerca di un tirocinio formativo, perché questa è la via d’ingresso al lavoro e a volte anche lo scoglio da superare. «Questi faccia a faccia sono occasioni – dice Virginia –: ti presenti ad aziende, alle quali di prassi puoi solo mandare email. Puoi trasmettere motivazione e interessi». UN’OCCASIONE per i ragazzi che consegnano ‘pacchi’ di curricula, ma anche per le aziende, famose e non, per cui il Career day è vetrina unica. «I requisiti nel tempo sono andati modificandosi – dicono quelli di Generali assicurazioni –: cerchiamo persone motivate per la rete commerciale ma oggi anche capaci di instaurare relazioni via social con i clienti. La piazza virtuale è la nuova scena in cui si sviluppano i rapporti di lavoro». Cinzia Angelli, nella doppia veste di presidente USiena Alumni e manager di Procter&Gamble, ci spiega dalle file della multinazionale il modus operandi del Career day: «Lo stage è propedeutico al lavoro e si trasforma in assunzione nel 90% dei casi. L’Università di Siena per noi è bacino di talenti: troviamo laureati preparati e di tutte le discipline. In un anno riceviamo circa 15mila proposte di colloquio, l’1% passa la selezione, sono 150 assunzioni in Italia. Questi colloqui sono l’occasione per noi per spiegare come candidarsi alle posizioni. Ai ragazzi dico che il percorso di studio è importante: laurearsi nei tempi, inserire nel proprio curriculum competenze ma anche attitudini, trasmettere motivazione. Per me il requisito imprescindibile è ‘la mente che cresce’: vorrei trovare persone disposte a mettersi sempre in gioco, con fame di nuove sfide e mai arrivate».