«Differenziata al 65% Così cala l’ecotassa»

Un aumento della raccolta differenziata per consentire un risparmio per i cittadini ma anche vantaggi sui costi complessivi del ciclo dei rifiuti. Su un fronte sempre molto caldo nel rapporto amministrazione-cittadini, l’importo cioè a carico delle famiglie per le tariffe in questo caso dei rifiuti, si sono confrontate due diverse letture: quella dell’assessore all’ambiente Silvia Buzzichelli e quella del capogruppo Pd Alessandro Masi. Da quest’ultimo è scaturita la richiesta per capire a quanto equivalga in soldoni, per gli utenti, l’abbattimento dell’ecotassa come conseguenza del traguardo della differenziata dal 65 per cento. L’assessore ha risposto che l’ecotassa «corrisponde alla quota del 20 per cento del tributo di conferimento dei rifiuti in discarica, a carico dei Comuni che non raggiungono la percentuale del 65 per cento di raccolta differenziata», caso questo del capoluogo che negli scorsi anni ha frenato vigorosamente su questo fronte. Da qui l’ecotassa a carico del Comune, pari a 63.771 euro iva esclusa, pari allo 0,48 per cento della Tari. «Ma l’aumento delle percentuali di raccolta differenziata – ha aggiunto Buzzichelli – consentirà la progressiva riduzione dell’ecotassa, in quanto diminuiranno i quantitativi di rifiuti indifferenziati da smaltire in discarica e quindi i relativi costi di conferimento su cui calcolare la quota del 20 per cento». Per questo, ha proseguito, «gli effetti economici dell’aumento della raccolta differenziata sono solo in minima parte legati al risparmio dell’ecotassa, ma derivano principalmente dal risparmio dei costi complessivi di trattamento e smaltimento della filiera dei rifiuti indifferenziati». Una replica che non ha convinto Masi. «Il piano da 6 milioni di euro – ha affermato il capogruppo Pd – non ha portato, nella sostanza, a un risparmio sostanziale e significativo per i cittadini. La differenziata, oltretutto, quando non fatta con attenzione e in maniera non omogenea fra i vari processi di raccolta nei diversi Comuni, genera preoccupazioni sul raggiungimento degli obiettivi e sui costi che si aspettano gli utenti. E se il meccanismo della raccolta differenziata non fa progredire in concreto risparmi e qualità, rischia passi indietro che possono riflettersi sul decoro e l’attrattività».

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