Tiziano Scarpelli, presidente di Sienambiente, si prepara a tagliare il nastro e a far partire i lavori su due impianti cruciali per lo smaltimento e il riciclo dei rifiuti nell’Ambito Toscana sud. E lima le ultime voci del primo bilancio che approverà da presidente della società.Ha incassato il sostegno del socio forte di Sienambiente. Come sono i rapporti con Iren?«Iren ha confermato - è la prima risposta di Scarpelli - la sua quota di partecipazione del 40%, acquisita da Unieco. Il consolidamento finanziario fatto nell’assemblea di novembre è servito non solo per consentire a Sienambiente di partecipare alle policy interne del gruppo. Ma anche per portare fino in fondo il nostro piano industriale con investimenti dedicati all’economia circolare».Gli investimenti saranno tutti sugli impianti?«La nostra mission è quella. Il consolidamento finanziario, ad esempio, darà corpo all’investimento nell’area del Sentino per l’impianto di riciclaggio di pannelli fotovoltaici. Che sarà realizzato da una società esterna, formata da Sienambiente e Iren».Non anticipi i tempi. Il primo impianto che aprirete è il biodigestore a Pian delle Cortine?«E’ pronto, praticamente. Era un impianto costruito 20 anni fa, arrivato alla fine del suo ciclo industriale. Lo abbiamo totalmente ripensato, aggiungendo dei ’pezzi’ e delle tecnologie che non c’erano. A partire dal biodigestore, finanziato da fondi Pnrr, grazie al quale cattureremo bio metano, che reimmetteremo nella rete con la collaborazione di Centria. E anidride carbonica che verrà venduta al circuito agrifood. Il processo porterà a una riduzione dell’anidride carbonica immessa nell’atmosfera di 110mila tonnellate l’anno».Quanto è costato l’impianto?«Tutto costerà 44 milioni di euro. Sicuramente uno degli investimenti più importanti in provincia in questi anni. Sienambiente riuscirà a sostenere lo sforzo, grazie al consolidamento e ad altri progetti sugli impianti, come la discarica di Abbadia».La discarica è già riaperta?«La ristrutturazione è finita lo scorso anno, ha una destinazione diversa. Prima accoglieva rifiuti solidi urbani, ora solo rifiuti speciali, trattati prima dall’impianto di Pian delle Cortine».Quando aprirà il biodigestore?«Lo inaugureremo a fine marzo. A regime tratterà 41mila tonnellate l’anno di rifiuti biodegradabili, la frazione organica dei rifiuti solidi urbani. E produrrà biometano sufficiente per il fabbisogno annuale di 1.800 famiglie».Passiamo ora all’impianto al Sentino sui pannelli solari...«Lo realizzerà Senia green, la società di cui parlavo prima. L’investimento è di circa 5 milioni di euro, la parte più cospicua sarà destinata al capannone. A regime smaltirà e recupererà materiali da 130mila pannelli l’anno. Nei piani sarà capace di riutilizzare il 95% dei pannelli, recuperando vetro, terre rare, alluminio, materiale elettrico».Può essere redditizio?«Sì, questo è l’auspicio. Intanto porterà a 15 posti di lavoro sul territorio e a un bell’impulso sull’economia circolare. I lavoro sono già iniziati, contiamo di mettere in funzione l’impianto entro fine 2024».Come sarà il bilancio 2023?«Conto di portarlo in consiglio d’amministrazione entro marzo, per arrivare all’assemblea ad aprile».L’anno scorso ci fu un utile?«Il bilancio 2022 chiuse con oltre 4 milioni di utili, frutto di una plusvalenza per la vendita di un’azienda. Storicamente Sienambiente chiude con utili sui 2 milioni. E anche quest’anno dovremmo essere in linea. Ma il nostro obiettivo non è fare utili, bensì gestire impianti».