Insegnare i cittadini a smaltire l'olio vegetale domestico nel modo più corretto ed economico possibile. A questo ha pensato Unicoop Tirreno con il progetto Voliiamoci Bene che torna quest'anno a Grosseto per sensibilizzare i grossetani a disfarsi degli oli vegetali, quelli cioè che derivano da scarti alimentari e da cucina, in modo semplice e rispettoso dell'ambiente: recuperandolo e versandolo in bottiglie, preferibilmente di plastica, per depositarle nel punto di raccolta che si trova al supermercato Coop di via Inghilterra.Quale? Un bidone di plastica, di medie dimensioni, in grado di contenere circa 80 litri di olio destinati alle buone pratiche di riciclo. Oltre ad Unicoop Tirreno, altri soggetti giuridici hanno collaborato al progetto: Sei Toscana, Calussi srl e l'amministrazione comunale di Grosseto. «È una pratica ecologica - dice Roberto Giomi, responsabile area soci Unicoop Tirreno - che in provincia di Grosseto è già attiva in 16 punti vendita, compreso questo di via Inghilterra e quello di via Emilia, che lo scorso anno sono stati in grado di recuperare 20 kg di olio usato». Non solo: in provincia di Grosseto esistono in totale 55 centri di raccolta che hanno permesso a Sei Toscana nel 2017 di ottenere 60mila kg di olio esausto. Una portata che ha un peso rilevante sull'economia locale ma sembra che molti cittadini ancora non conoscano le reali conseguenze, ambientali ed economiche, di uno smaltimento inadeguato dell'olio vegetale. «Il rifiuto può danneggiare in maniera permanente le falde acquifere - dice l'assessora all'ambiente Simona Petrucci - e le piante poiché l'olio si attacca alle radici ma soprattutto attiva onerose e gravose procedure di depurazione del Fiora e questo comporta ulteriori costi della tassa rifiuti a carico dei cittadini, quando una semplice accortezza potrebbe evitarlo».L'olio usato e correttamente trattato dai cittadini, può anche essere reinserito sul mercato. «Da una sua successiva lavorazione - aggiunge Luana Calussi, amministratore unico della Calussi - infatti, è possibile ricavarne prodotti derivati quali bitume, glicerina, saponette, oli lubrificanti» . Si può trasformare un rifiuto in una risorsa a patto però, che i cittadini rispettino alcune semplici regole riportate in specifici opuscoli che si possono trovare all'interno dei punti vendita Unicoop Tirreno. Il servizio inoltre non ha un costo che incide sulla tariffa ma anzi viene remunerato dall'energia prodotta dal rifiuto. «Ricordiamo che un litro di olio - aggiunge Roberto Paolini, presidente di Sei Toscana - è uno dei prodotti più dannosi per l'ambiente perché inquina circa un milione di litri d'acqua. Il cittadino sa quindi che è bene seguire con attenzione questi passi: raccogliere l'olio raffreddato all'interno di bottiglie di plastica, chiuderle bene, e conferirle nel contenitore di raccolta del supermercato Coop».