Spazzatura, il Comune va verso i cassonetti intelligenti. Niente incremento del porta a porta sul promontorio, l'amministrazione Borghini cambia il tiro rispetto all'ex giunta. Si andrà, stando agli ultimi colloqui tra il Comune e il 6 Toscana, verso i cassonetti intelligenti, con smart card per l'apertura e il controllo della spazzatura, come già avviene a Grosseto. Ci vorrà comunque del tempo prima di vederli sul territorio, mentre il dibattito nel consiglio comunale di venerdì si è indirizzato sulla nettezza urbana. «Il primo provvedimento che ho fatto - spiega il sindaco Franco Borghini - è stato quello di interrompere la procedura che portava a un ampliamento del porta a porta chiesto dalla precedente amministrazione, che prevedeva un incremento dei costi complessivi di un milione e mezzo di euro. Mi fa piacere che la consigliera Priscilla Schiano (che ha fatto presente una maggiore spesa di 50mila euro per la nettezza urbana nel bilancio di previsione 2019, ndr) si preoccupi, ma se non avessimo fatto questa scelta avremmo accollato ai cittadini un costo ulteriore eccessivo. Noi non abbiamo le condizioni per permetterci questo ulteriore esborso, quindi abbiamo sospeso l'iniziativa di estendere ulteriormente il servizio porta a porta. Ma ci siamo incontrati per cercare soluzioni alternative, tra cui i cassonetti intelligenti che possano permettere una raccolta e uno smaltimento migliori di quelli attuali, con costi sostenibili». «Smentisco che abbiamo richiesto un incremento per la nettezza urbana di un milione e mezzo - dice l'ex sindaco e attuale consigliere di minoranza Arturo Cerulli - Mi auguro che noi argentarini potremo agire secondo coscienza nell'utilizzare cassonetti intelligenti in maniera positiva, ma è una scelta rischiosa». Durante l'assise si è poi discusso dello scioglimento della convenzione sui lavori pubblici tra il Comune di Monte Argentario e quello dell'Isola del Giglio. «Le nuove incombenze che daremo al nostro ufficio, visti gli interventi sui lavori pubblici che vogliamo fare nel prossimo periodo - spiega il sindaco - non ci permetteranno di portare avanti questa convenzione in cui il Comune gigliese si appoggia al nostro ufficio tecnico. In seguito ci saranno 6 mesi ulteriori di collaborazione, poi non ci sarà più nessun intervento a favore dell'Isola del Giglio». «Siamo fortemente contrari allo scioglimento - risponde Cerulli - perché il Giglio si trova in una condizione disagiata in quanto isola, per noi era anche un gesto di cortesia. Era una cosa che conveniva anche a noi, essere associati ad altri comuni fa sempre comodo. È importante avere un buon rapporto con l'isola del Giglio». Il consigliere di minoranza Luigi Scotto si è invece dimostrato favorevole allo scioglimento, «perché sembra che il lavoro fosse molto a carico del nostro Comune, con molti oneri e pochi onori».