IL SISTEMA funziona. Dopo la sperimentazione di un mese (appena conclusa) al quartiere Le Gemme, anche il cuore di Barbanella, ovvero via Sauro, sta iniziando a capire quello che sarà il futuro nella raccolta dei rifiuti in città. Nel giro di tre anni infatti cassonetti intelligenti, quelli che vengono aperti soltanto con la scheda magnetica di Sei Toscana, saranno ovunque nel capoluogo. Il sistema del porta a porta, infatti, come pensato dalla vecchia amministrazione, non ha portato ai risultati sperati: lo testimoniano i dati sulla raccolta che al 2016 sfiorava appena il 35%. Un sistema per i grossetani aveva anche un costo: 1 milione e 800 mila euro per i 24 mila residenti interessati dal Porta a porta a fronte dei 2 milioni e 800 mila per gli altri 60 mila residenti. Esclusi i costi di trattamento smaltimento dei rifiuti prodotti. Dei 24 mila residenti solo il 30% smaltisce secondo il sistema Porta a porta. Un sistema quindi che comunque piace alla maggior parte dei residenti anche se c’è chi preferiva il porta a porta. «C’è poco da dire – inizia Gaetano Coppola –. Credo che questo sistema sia migliore rispetto al precedente. Sei più libero di gettare i rifiuti quando ti pare. Poi se queste cose saranno anche utili per un risparmio, ben venga». L’unica perplessità dell’uomo che abita nella via da sempre è la sicurezza. «Speriamo che nessuno rovini questo tipo di bidoni. Con i tempi che corrono». Soddisfatta e molto invece Michela Di Martino: «Molto meglio in questo modo – ha detto – . Adesso basterà essere civili che diventerà automatico. Prima, il rifiuto cosiddetto umido, poteva rimanere in casa anche per qualche giorno. E con la stagione estiva era un problema. Adesso invece diventa tutto più automatico». «Bisogna essere aperti alle innovazioni – prosegue Gianluca Centini, altro residente nella zona – . E’ chiaro che questa nuova apparecchiatura ha bisogno di controlli periodici, sperando che nessuno la vandalizzi. Qualche giorno fa abbiamo trovato proprio in prossimità dei cassonetti tutti i sacchetti. Serve più informazione e magari anche un po’ più di educazione». Franco Ceccarelli invece avrebbe preferito i mastelli sotto casa. «Esatto – dice –. Inizia ad essere anziano e andare adesso al cassonetto non è facile. Poi c’è una tecnologia che non tutti riescono a capire. Nell’altro modo mettevamo la spazzatura fuori dalla porta e venivano a ritirarla. Inoltre – conclude – ci sono delle grate per la carta e va tutta tagliata perché il sacchetto non c’entra. Non è che sia il massimo della comodità, speriamo che chi organizza queste cose moduli anche alcune situazioni dove ci sono i condomini con gli anziani».