In arrivo a Castel del Piano il cassonetto della spazzatura "intelligente", per indirizzare correttamente le abitudini spesso inadeguate dei cittadini in fatto di raccolta differenziata dei rifiuti.Il Comune di Castel del Piano che varerà il bilancio verso la fine di febbraio, manterrà inalterate le tariffe di Irpef e Tasi, ma sarà costretto ad aumentare la Tari, la tariffa dei rifiuti, insomma. Un aumento che scatta in automatico, perché le tariffe della Tari devono assicurare la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Esse sono determinate con delibera del Consiglio comunale sulla base dei costi individuati e classificati nel piano finanziario, redatto dal soggetto che svolge il servizio e approvato dallo stesso Consiglio. Il sindaco Claudio Franci osserva che «a parte la Tari le altre tariffe resteranno invariate come lo sono da 10 anni, ma per la Tari il discorso è diverso. Stiamo ancora perfezionando i dati - spiega - e ci stiamo lavorando, ma suppongo che ci sarà un aumento di circa 10 euro a nucleo familiare mediamente».Le ragioni che causano l'aumento delle tariffe dipendono essenzialmente da due cause secondo l'analisi di Franci e dei suoi tecnici. La bassa entità di raccolta differenziata che riescono a fare i cittadini e gli abbandoni fuori cassonetto che fanno schizzare alle stelle i costi della raccolta e che continuano pressoché inalterati nonostante i frequenti pubblici richiami dello stesso sindaco. Franci spiega anche che per fronteggiare la corretta distribuzione dei rifiuti nei cassonetti è stata istituita dall'amministrazione comunale, la figura dell'ispettore ambientale che dopo un primo periodo in cui sta consigliando i giusti comportamenti all'utenza, passerà poi alle sanzioni per chi sgarra. Ma questo pare non basterà a non far lievitare i costi della Tari e allora l'amministrazione interverrà in modi diversi, come chiarisce lo stesso primo cittadino: «I cittadini devono sapere - spiega - che la tariffa Tari è composta da una parte fissa (si paga un tot in base alla composizione del nucleo familiare e dei metri quadrati dell'abitazione) e di una parte variabile. Ognuna delle due parti rappresenta all'incirca il 50% del totale. Possiamo intervenire sulla parte variabile e lo faremo introducendo i cassonetti "intelligenti". Cioè, a fronte di una tessera che ognuno introdurrà nel cassonetto, i rifiuti saranno pesati e si saprà quanto ciascuno dovrà pagare a seconda di quanto riesce a differenziare. Potrebbe essere un buon sistema, per vedere se si riescono ad educare certi cittadini che non esitano ad abbandonare i rifiuti dove capita e per la negligenza dei quali tutta la comunità è chiamata a rispondere mettendosi le mani in tasca. In ogni caso questo è sicuramente un problema che dovremo aggredire con fermezza, pena l'aumento incontrollato dei costi dello smaltimento dei rifiuti.