Alessandro Fabbrini ha lasciato in eredità al neopresidente di Sienambiente Tiziano Scarpelli un piano industriale con investimenti per 53 milioni di euro in 5 anni: la mission è rinnovare l`intero sistema impiantistico di smaltimento, lavorazione e riciclo dei rifiuti a servizio della provincia di Siena. Il fine è il compimento dell`economia circolare, che darà benefici ambientali, economici e occupazionali. Quali sono gli investimenti previsti e a quali impianti? «Il più importante - risponde il presidente Scarpelli - è il revamping di Pian delle Cortine, per 25 milioni di euro: i lavori sono iniziati a ottobre e dovrebbero essere completati entro l`anno. Andiamo a reimmaginare il trattamento dei rifiuti in un percorso di economia circolare: nuove linee dell`organico e compost, separazione di carta e cartone. Tutto grazie all`introduzione di tecnologia per migliorare il trattamento della raccolta differenziata multimateriale e ridurre i conferimenti in discarica fino al 5%. Nell`impianto è prevista la realizzazione di una sezione di digestione anaerobica dell`organico; il compost ottenuto ha un`elevata qualità che lo rende adatto all`impiego in agricoltura. Qui entra in gioco l`area di smaltimento Poggio alla Billa ad Abbadia San Salvatore». La discarica ampliata ora? «E` stata inaugurata lo scorso luglio. L`ampliamento è stato autorizzato fino a 750mila metri cubi, soluzione ottima di prossimità per i rifiuti della provincia, non riutilizzabili, per i prossimi 25 anni. Un investimento da circa 4,5 milioni di euro. E parte dell`area sarà avviata ad economia agricola, ovvero, grazie al nostro compost, impianteremo alberi di nocciole. A dimostrazione prima di tutto che la corretta gestione dei rifiuti produce un beneficio ambientale. Poi c`è in vista un accordo, da stipu- lare, con aziende produttrici di cioccolata, filiera già presente nel Viterbese ad esempio: Novi, Loacker e Ferrero (Nutella), che finora hanno concentrato la produzione in Turchia, stanno rientrando e facendo grandi investimenti. Su questa strada può uscirne un risvolto economico e anche occupazionale». La frazione indifferenziata? «Va al termovalorizzatore di Poggibonsi, pienamente operativo e all`avanguardia. Con questi impianti la provincia è autonoma. Infine ci sono le discariche dismesse da monitorare: ne abbiamo tre, Torre a Castello, Sinalunga e Abbadia San Salvatore, che dopo la chiusura per 25 anni continuano a produrre gas metano, recuperatile e riutilizzabile, e percolato invece da smaltire». Vi toccano fondi Pnrr? «Una nostra partecipata al 60%, Semia Green, si è aggiudicata un finanziamento per la realizzazione di un impianto di riciclo di pannelli fotovoltaici che nascerà ex novo a Rapolano».