Benvenuti nel paese "senza plastica" Dal primo gennaio la vendita è vietata

Già dal primo gennaio 2019 la plastica, almeno quella monouso, è bandita da Castiglione della Pescaia. Il Comune infatti con un'ordinanza ha aderito - anticipando la direttiva europea - alla campagna #plasticfree; e tutti gli esercenti, le attività commerciali, artigianali e di somministrazione di alimenti e bevande, non potranno più distribuire ai clienti materiali plastici usa e getta. Posate, piatti, bicchieri, cotton fioc, cannucce, palette per il gelato e sacchetti, dunque, da ora in poi saranno categoricamente tutti biodegradabili e in materiale di facile compostaggio. Sin dal 2016 un regolamento specifico ha anticipato questa ordinanza per feste pubbliche (per esempio le sagre) e le associazioni si sono attrezzate servendo pietanze e bevande con piatti, bicchieri e posate biodegradabili. Restano fuori da questo obbligo, per ora, le bottiglie: praticamente impossibile, soprattutto per la grande distribuzione, rinunciare alla vendita di acqua e di bibite in bottiglie monouso; ma nel futuro si dovrà trovare comunque eliminare anche questo tipo di contenitore. La direttiva Europea, ora provvisoria ma che dovrà essere ratificata entro due anni, va nella direzione di sensibilizzare il consumatore a staccarsi dalla plastica. Si vogliono ridurre sensibilmente i contenitori per alimenti, tazze per bevande (prodotti entrambi con la responsabilità estesa ai produttori); e ancora palloncini, pacchetti e involucri, filtri per il tabacco, assorbenti igenici, borse leggere e attrezzi da pesca. Anche le microplastiche nei cosmetici e le cosiddette plastiche oxo - degradabili sono oggetto di attenzione. La "guerra" alla plastica - sottolineano gli amministratori castiglionesi - è una missione «da vincere a tutti i costi», anche se il vero problema non è la plastica in sé, che rimane un prodotto eccezionale, ma semmai il suo smaltimento, con i produttori che dovranno rivedere le strategie sul design e la gestione del fine vita del bene. Sempre e solo per l'ambiente. L'idea è appunto quella di prevedere una strategia "circolare", per gettare le basi di una nuova economia di settore, riducendo i rifiuti da smaltire sulla terra e in mare. Entro il 2030, sempre secondo il programma europeo, le confezioni in plastica dovranno essere progettate per essere riciclate e riutilizzabili. I dati di Greenpeace del resto raccontano che «ogni minuto l'equivalente di un camion di plastica finisce in mare», su spiagge e fondali. Per questo già in estate l'amministrazione di Castiglione aveva annunciato le novità ambientali. «Gli operatori - spiega il sindaco Giancarlo Farnetani - sono stati informati su come comportarsi già durante gli incontri delle giornate sul "Futuro del turismo", per evitare acquisti di merce ora non più consentita. Abbiamo anticipato di due anni la direttiva europea che mette al bando prodotti monouso in plastica: l'ordinanza sul divieto qui è già entrata in vigore e gli esercenti avranno tempo fino a giugno per smaltire le scorte dei materiali già acquistati». Insomma, nei negozi del comune costiero dall'inizio dell'estate si potrà comprare solo plastica biodegradabile.«Dobbiamo dire stop a prodotti usa e getta in plastica - specifica la vicesindaca Elena Nappi - che se non riciclati in modo corretto finiscono per inquinare il mare mettendo a rischio tutto l'ecosistema marino. Abbiamo dato vita ad una norma che ha un obbiettivo molto semplice, quello di vietare tutti i prodotti monouso di plastica a favore di contenitori biodegradabili. Chi trasgredirà, negozianti o clienti, sarà multato con una sanzione che partirà da 25 fino ad un massimo di 500 euro». Benvenuti dunque a Castiglione della Pescaia, paese "plastic free" in anticipo sui tempi.

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